Estinguere anticipatamente un mutuo conviene davvero?

Tutti coloro che si trovano alle prese con il pagamento mensile di un mutuo si sono chiesti, almeno una volta nella vita, se l’estinzione anticipata rappresenta davvero una soluzione conveniente.

Ma sembra che a tale quesito non si possa dare una risposta univoca in quanto sono numerosi i fattori che possono influire sulla scelta, determinando una maggiore convenienza o un pessimo risultato.

In ogni caso, per valutare un’eventuale convenienza è bene compiere un semplicissimo ma strategico calcolo matematico, basta confrontare i rendimenti ottenibili con un investimento della liquidità a disposizione con l’ammontare complessivo dei redditi applicati sulla rata del mutuo.

Ad esempio, se avessimo a disposizione un conto di deposito da cui è possibile ottenere l’1,86% netto e ci ritroviamo a pagare un mutuo i cui tassi di interesse sono maggiori, la scelta dell’estinzione anticipata potrebbe rivelarsi conveniente, in quanto poco vantaggioso mantenere dei liquidi che rendono 1,86% mentre si è costretti a pagare un mutuo che costa ben il 3% di interessi.

Altro importante aspetto da valutare, attiene alla questione fiscale, in quanto come si sa oggi le rate del mutuo sono detraibili fino ad una somma massima di 4.000 euro l’anno, per cui, nel calcolo sopraccitato bisognerebbe sottrarre la somma che si otterrebbe dalla detrazione fiscale.

Ovviamente, in ultima istanza, altro dato assolutamente importante da tenere presente è il costo complessivo dell’estinzione, in quanto spesso tale manovra implica il pagamento di una serie di penali e spese accessorie che raggiungono costi oggettivamente proibitivi.

Perciò, prima di procedere all’estinzione è bene consultare prima di tutto un esperto che aiuti a valutare i costi e i benefici di tale operazione.

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