Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, ha dichiarato che il federalismo – “se ben applicato” – è una “grande riforma che aiuta il paese” e può “abbassare la spesa pubblica, lasciare più spazio al mercato, evitare sacche di inefficienza concentrate in alcune regioni d’Italia che costano a tutto il paese”.
La presidente degli industriali ha anche precisato che “ci sono ancora alcune criticità”: infatti “il decentramento attuato dalla prima riforma Bassanini ha aumentato la spesa per gli enti decentrati” e “non c’è stato processo analogo per le entrate“.
La Germania – ha poi puntualizzato la numero uno di viale dell’Astronomia – “ha entrate fiscali più alte delle nostre” e allora “dobbiamo lavorare su questo”, poichè “resta ancora troppo poca l’autonomia impositiva prevista dal disegno del federalismo”.
Dunque “chi è nelle condizioni deve andare avanti per portarsi dietro gli altri” – ha ribadito Marcegaglia – e del resto “in un Paese come l’Italia, che ha regioni tra le più sviluppate e le meno sviluppate d’Europa, non possiamo pensare ad una soluzione unica per tutto”: peraltro “se i più forti vanno avanti è anche a vantaggio delle regioni del Mezzogiorno“.
Ecco allora che – ha concluso Marcegaglia – “se federalismo significa riduzione dei costi, dei tempi, responsabilizzazione di chi governa e maggiore vicinanza di chi governa a chi è governato, noi siamo assolutamente a favore”.