Nel Nostro Paese la povertà dilaga: sono sempre più numerose le famiglie che palesano una grande difficoltà nel saldare i propri debiti e nel coprire tutte le relative spese di casa, tra cui il pagamento delle oramai salatissime tasse governative.
Numerosi sono le voci che ritroviamo specificate nei nostri cedolini quando ci apprestiamo a pagare le tasse, ma non tutti sanno che oltre all’irpef, all’ires, all’iva ed all’irap, c’è un’altra tassa che ricade sulle nostre tasche, si tratta di una tassa indiretta ed occulta di cui non conosciamo l’ammontare nonostante ne paghiamo regolarmente l’importo: si tratta della tassa scaturente dal nostro debito pubblico.
Fortunatamente negli ultimi mesi sembra aver subito un leggero arresto, in ogni caso il debito pubblico italiano cresce praticamente di anno in anno, espandendosi e inficiando così la stabilità economica anche delle generazioni future. Secondo i dati pubblicati dalla Banca d’Italia, il nostro debito pubblico nel Gennaio 2011 era pari a ben 1.879,9 miliardi di euro, un buco economico che -oltretutto- contribuisce a far sì che la pressione fiscale rimanga alta in tutte le Regioni del Nostro Paese.
Secondo i calcoli condotti dall’Adusbef e dalla Federconsumatori, un debito pubblico così alto inevitabilmente ricade sulle tasche dei cittadini che si trovano così a dover sborsare -inconsapevolmente- del denaro destinato a risanare le sorti del Paese, basti pensare che dividendo l’importo totale per la popolazione, ogni cittadino italiano dovrebbe pagare ben 31.331 (neonati compresi) di debito.
In un solo anno (2010-211), il debito pubblico italiano ha subito un aumento incredibile, difatti si parla di ben 90 miliardi di euro accumulati in un solo anno, insomma si potrebbe dire che la somma è pari a quasi tre Leggi di Stabilità, ovvero le famose “Leggi Finanziarie” di un tempo.
Ma c’è qualcosa che si potrebbe fare per invertire questa pericolosa tendenza? Secondo l’Adusbef e la Federconsumatori in realtà basta iniziare a frenare i vari veti imposti dalla Banca Centrale Europea, abbassando contemporaneamente mediante la vendita dell’oro e le riserve della Banca d’Italia.
Ma riappropriarsi della nostra sovranità monetaria a discapito della BCE e della BdI(che sono SpA private che ci PRESTANO I NOSTRI SOLDI) ad esempio non porterebbe benefici per “invertire questa pericolosa tendenza” come dite voi?