Alberto Meomartini, presidente di Assolombarda, ha dichiarato in un’intervista che “alla base della crisi degli ultimi due anni ci sono una crisi di pensiero e una visione di breve termine“. Dunque con le grandi Assise generali “vogliamo promuovere tra tutti gli imprenditori un’elaborazione di pensiero e individuare linee guida di lungo periodo”.
“Non faremo richieste, ma ci assumeremo responsabilità“, ha poi puntualizzato Meomartini, il quale ha aggiunto che “non si è interrotta la volontà di fare impresa e la crisi ha avuto il merito di rimettere le imprese al centro, come elemento di creazione del valore“.
Secondo il presidente di Assolombarda, “nessun paese può crescere se ha un debito eccessivo”: la formula keynesiana del deficit spending “non può essere applicata” e pertanto la strada del rigore è quella corretta. Bisogna allora decidere “ciò che possiamo fare”, affinchè ciascuno si prenda “la responsabilità delle scelte per lo sviluppo del Paese”.
In merito alla vicenda Parmalat, Meomartini ha precisato che “può darsi che ci sia stata disattenzione ed è vero che gli imprenditori devono ritrovare il coraggio di fare progetti, ma il punto fondamentale è la totale reciprocità delle regole: fondi specifici per salvaguardare le imprese comporterebbero troppa contiguità con la politica“.
Meomartini ha infine rimarcato che lavorare sul territorio “non vuol dire localismo, ma relazioni costruttive tra imprese, istituzioni, università, centri di ricerca” e infatti a Milano è stato avviato “un rapporto rilevante sulla formazione con scuola e università”.