Giulio Tremonti, ministro dell’Economia, ha affermato che i dati economici del nostro Paese, “da molti attesi per il peggio, non sono negativi nemmeno su occupazione e produzione industriale: certo bisogna fare di più, ma la produzione dipende anche dagli industriali“.
Il ministro ha così ribadito che “dobbiamo fare molto di più, lo stiamo facendo e lo vogliamo fare”. Peraltro – ha specificato Tremonti – “non possiamo neanche pensare che fuori dai nostri confini ci sia il meglio e da noi solo il peggio perché non é proprio così” e dai numeri del Fondo monetario internazionale “viene fuori un dato interessante: di solito si guarda al proprio Paese come Italia su Italia, invece é importante vedere l’Italia nel confronto con il resto del mondo” e così “viene fuori che siamo messi in modo molto diverso da come ce la raccontano i pessimisti in Italia”.
Tremonti ha inoltre precisato che le difficoltà ci sono “ma molte cose sono state fatte” e occorre allora proseguire sulla strada giusta, altrimenti “finiamo male”. Insomma, i numeri dell’Fmi “ci fanno capire come stanno gli altri e anche che l’Italia é messa veramente bene, era così l’anno scorso e lo é anche quest’anno”.
“Ci sono persone” – ha concluso il ministro dell’Economia – “che pensano che si possa ricominciare a fare le cicale, ma la realtà é più complicata di così e gli italiani sono molto più seri di quello che pensano i polemisti e i pasticcioni che girano in Italia”. Pertanto, anche se “abbiamo dei problemi e lo sappiamo”, molti altri “li hanno più gravi dei nostri e questo é un merito dell’Italia e degli italiani”.