Paolo De Castro, presidente della commissione Agricoltura dell’Europarlamento, ha dichiarato che “la liberalizzazione del mercato europeo del latte a partire dal 2015 non può essere rimessa in discussione, ma è chiaro che dovremo trovare un equilibrio tra un sistema di protezione totale e la completa assenza di regole“.
“Non possiamo lasciare” – ha proseguito De Castro – “che il mercato si regoli completamente da solo, perché altrimenti questo avviene ma al prezzo della chiusura di molte aziende“. Per De Castro “il sistema delle quote, pur tra mille difficoltà, ha protetto i mercati e tutelato i redditi dei produttori, ma non intendiamo rivedere la decisione di abolirle definitivamente a partire dalla primavera 2015″.
Inoltre “anche i paesi più liberisti devono capire che il mercato da solo non può farcela; o meglio, può autoregolamentarsi ma a un prezzo troppo elevato, perché lo fa, come dimostra da ultimo il caso dello zucchero, solo dopo la chiusura di molte aziende: in agricoltura questo vuol dire spopolamento e abbandono delle aree più marginali e più povere con danni, oltre che economici, al paesaggio e all’ambiente“.
De Castro ha poi sottolineato che “gli agricoltori vanno coinvolti, attraverso le organizzazioni dei produttori, nella stabilizzazione dei prezzi: i paesi del Nord Europa sono meno propensi ad accettare la contrattualizzazione obbligatoria, ma sono fiducioso che in Parlamento riusciremo a trovare un compromesso“.
Peraltro – ha concluso il presidente della commissione Agricoltura dell’Europarlamento – “tutta l’Europa guarda al modello delle organizzazioni di produttori, che in Italia è particolarmente sviluppato, come strada per rafforzare l’interprofessione“.