Confartigianato: riequilibrare la tassazione a favore di imprese e lavoro

Giulio Tremonti, ministro dell’Economia, nel corso dell’assemblea di Confartigianato ha dichiarato che sarebbe necessario un sistema con tre aliquote Irpef. Tremonti ha quindi specificato che “le aliquote più basse possibili sono il miglior investimento per ridurre l’evasione fiscale”.

Il ministro dell’Economia ha voluto sottolineare che “molti assegni assistenziali ce li hanno quelli che hanno i Suv: è un enorme bacino, da cui derivare risorse per fare la riforma fiscale e correggere le finanze pubbliche, e anche la politica deve fare la sua parte, dando l’esempio e portando le proprie remunerazioni nella media europea”. Inoltre il sistema fiscale “può essere modificato in funzione di tre logiche fondamentali: i figli, il lavoro e i giovani“, poichè “su alcune voci si può essere meno conservativi”.

Giorgio Guerrini, presidente di Confartigianato, ha poi rimarcato che “gli imprenditori devono dedicare agli adempimenti di burocrazia fiscale 285 ore all’anno, equivalenti a circa 36 giorni lavorativi, il 43% in più rispetto alla media Ocse: noi crediamo in una riforma del fisco che abbia l’obiettivo di consolidare il rapporto di reciproca fiducia e rispetto tra contribuenti e amministrazione finanziaria”.

I cittadini e gli imprenditori – ha dunque puntualizzato Confartigianato – “devono essere messi nella condizione di adempiere a norme chiare, semplici e precise”. “Noi non vogliamo” – ha pertanto concluso Guerrini – “una riforma fiscale a tutti i costi: siamo per un riequilibrio della tassazione a favore delle imprese e del lavoro, per un allineamento della tassazione delle rendite a quella europea, non siamo per un salto nel buio spinto da fretta e tatticismi politici”.

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