Lo scorso venerdì il Tesoro ha scelto di collocare 8 miliardi di euro in titoli BTp decennali, BTp triennali, BTp a 8 anni off-the run e CcTeu a sei anni. Secondo gli esperti, l’esito dell’operazione sembra essersi rivelata assolutamente allarmante, soprattutto per quanto attiene il segmento decennale.
A fronte dei 2,97 miliardi di BTp a 10 anni messi a disposizione dal Tesoro, la domanda è stata pari a 3,8 miliardi, con un rapporto di copertura in lieve calo all’1,27 dal precedente 1,37 di settembre.
A questi vanno altresì aggiunti altri tre miliardi collocati in BTp a 3 anni, la cui scadenza è stata fissata per il prossimo luglio 2014. Ed anche in questo caso, purtroppo, la domanda ha palesato un rialzo minimo di 24 centesimi sull’ultima asta, attestandosi ancora una volta ai massimi negli ultimi dieci anni.
Non molto diversa la situazione in cui versano i BTp a 8 anni, con scadenza fissata al prossimo settembre 2019. L’importo complessivo 850 milioni di euro assicurerà un rendimento medio del 5,81%.
In base a quanto riscontrato, quindi, si rende oramai quanto mai necessario lo studio di una nuova strategia celere, immediata ed efficace che miri a risanare le casse dello Stato, offrendo anche sul panorama internazione uno scenario politico coeso e soprattutto unito negli intenti. L‘Italia rischia, infatti, di ripiombare nella stessa condizione economica degli anni 90’, a meno che non punti in fretta all’attuazione di misure di crescita efficaci e credibili.
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