Oro, unico investimento sicuro

In questi tempi di crisi l’oro, ancora più del mattone o di altre forme d’investimento, sta diventano un ‘bene rifugio’ per eccellenza, non solo da parte degli investitori italiani, a dimostrazione di come comprare il metallo prezioso sia considerato un ottimo rimedio per ripararsi da un mercato azionario troppo inaffidabile.

Dopo un calo fatto registrare nei mesi scorso dalla metà di ottobre a questa parte, ossia da quando la crisi della Grecia e più in generale di tutti i Paesi all’interno dell’Unione Europea, si è fatta sentire in maniera concreta non solo nelle Borse, il prezzo dell’oro è salito sensibilmente tanto da farlo ritenere per molti esperti economici uno dei pochi investimenti sicuri. Soprattutto perché, come hanno fatto osservare diversi analisti, la sua valutazione è destinata  a crescere nel 2012 in maniera significativa, seguendo il trend delle ultime settimane che l’ha portato ad un rialzo complessivo superiore al 10%.

L’oro, così come l’argento, storicamente sembra risentire meno della volubilità mostrata dal mercato soprattutto ora che la crisi attanaglia tutti gli altri strumenti finanziari. Basta guardare la sua crescita dal 2006 ad oggi: i dati parlano di un +144,4% e addirittura di un +218,2% per l’argento che ha fatto registrare una domanda ancora superiore. I metalli preziosi, soprattutto questi che non sono esauribili, convincono sempre più per la loro capacità di essere trasversali, hanno saputo mantenere un valore complessivo notevole e soprattutto non sono titoli stampati, quindi non possono diventare carta straccia.

Così gli esperti del settore consigliano a tutti gli investitori di destinare una parte del loro capitale nell’acquisto, soprattutto quando si tratti di oro, ma di non superare mai la soglia complessiva del 10% rispetto alla cifra destinata all’investimento globale. Sono operazioni relativamente semplici,m che tutte le agenzie sono in grado di realizzare, anche se il cliente dovrà prestare attenzione alle norme che le regolano.

L’investimento infatti può essere sottoscritto senza limiti, rispettando comunque la normativa antiriciclaggio, anche in proprio senza intermediari di mezzo. Se con l’investimento si realizza una plusvalenza, sarà assoggettata ad imposta sostitutiva del 12,5%, che aumenterà al 20% dal prossimo anno. Inoltre investimenti all’estero per un valore superiore a 10mila euro andranno indicati nel Modello Unico. Così come dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi un eventuale guadagno in conto capitale realizzato all’estero.

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