Nuovo Aumento Iva: Cosa cambia nel credito al consumo?

Come sappiamo non molto tempo fa l’aliquota massima dellIVA è stata aumentata, ma pare non sia affatto bastato, difatti il Governo si appresta ad applicare qualche nuova strategia al rialzo, nonostante il recente aumento dal 20% al 21%. Secondo le prime voci, pare che l’intenzione del nuovo Governo sia quello di portare la percentuale addirittura al 23%, allineandosi così agli altri paesi, oramai in difficoltà, presenti nella zona euro.

Sorge naturale chiedersi, però, cosa accadrà ai consumatori, quali saranno le ripercussioni su di essi e quali per l’intero settore del credito al consumo?

Iniziamo con il dire, per fare maggiore chiarezza ed evitare possibili confusioni, che quando parliamo di credito al consumo intendiamo il supporto finanziario alle operazioni di acquisto di beni di consumo durevole. Tale formula finanziaria, prevede la partecipazione al contratto di tre parti differenti:

  • Compratore: Ovvero colui che si indebita per ottenere il danaro necessario all’acquisto del bene
  • Rivenditore : O più comunemente, l’intermediario, ovvero colui che si occuperà di filtrare e mediare durante la stipula del contratto
  • Finanziaria : Ovvero l’ente che si occupa di anticipare il danaro necessario al rivenditore, rivalendosi però sul debitore costretto ad estinguere il debito mediante il pagamento di un fisso mensile graduale.

Nel momento stesso in cui si stipula quindi un contratto di credito al consumo, in realtà di allacciano due relazioni parallele, una commerciale che intercorre tra l’acquirente e il venditore e l’altra di natura finanziaria tra il debitore e la finanziaria creditrice.

Nel caso però aumenterebbe l’Iva, cosa accadrebbe al sistema del credito al consumo?

Secondo quanto dichiarato da Giuseppe Piano Mortari, direttore operativo di Assofin, un nuovo aumento comporterebbe una massiccia contrazione per l’accesso a credito. L’ennesima stangata quindi per un settore già compromesso e delicato che ha subito in pieno l’avvento della crisi economica nello scorso biennio e quella attuale del debito sovrano.

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