Imu-Chiesa: continuano le polemiche sull’esenzione dell’Ici per la Chiesa

IMU: tassa imposta anche alla Chiesa Cattolica. In un modo o nell’altro si era capito che la questione dellIMU (la vecchia ICI) sul patrimonio ecclesiastico avrebbe fatto discutere tanto.

Tra pareri favorevoli e contrari si è giunto ad una sorta di momento conclusivo che presto sancirà una vera e propria svolta grazie al voto in Commissione Industria al Senato. E solo così, forse, se ne potrà sapere (finalmente) di più.

Per ora sono ancora troppo vaghe le informazioni a riguardo, a parte quell’unica paginetta di emendamento stilata e firmata dal nostro premier Mario Monti.  La diatriba tra mondo ploitico, elettori, comuni cittadini ed enti ecclesiastici continua, e pare non essere destinata a placarsi fino a quando Monti non si esprimerà a riguardo con parole più chiare e precise.

Per ora sappiamo che l’IMU, il corrispettivo della vecchia ICI, dovrà essere pagata anche dalla Chiesa in base all’attività commerciale svolta dagli immobili di riferimento. Un concetto però ancora troppo fumoso, secondo quanto decretato quindi, dovranno pagare l’IMU anche le scuole cattoliche? E che cosa significa nello specifico “modalità commerciale“?

Il premier però dovrà presto fare chiarezza sulla questione Imu-Chiesa, anche e soprattutto per evitare che la procedura di infrazione portata avanti dell’ Unione Europea contro l’ Italia, per il trattamento “Fiscale Speciale”sulle proprietà ecclesiastiche, vada avanti.

Insomma che la Chiesa debba pagare l’IMU è oramai un dato di fatto, resta solo da capire quali immobili saranno assoggettati alla tassa e se rientreranno dell’esenzione anche gli enti  No Profit, le scuole e i ricoveri a stampo caritatevole.

Il Leader di Sel, Nichi Vendola, ha rilasciato numerose dichiarazioni sull’argomento affermando che la volontà di imporre il pagamento dell’ICI alla Chiesa non rappresenta l’ostentazione di un «coraggio laico» da parte del governo Monti, ma bensì un vero e proprio dovere statale, soprattutto in vista della possibilità che venga inflitta all’Italia una multa per infrazione comunitaria.

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