Il settore del turismo in Italia resta uno dei comparti migliori, ma in tempi di crisi economica bisogna pur attirare i turisti.
Ecco perchè in occasione delle prossime vacanze pasquali, approfittando anche di una Primavera arrivata con largo anticipo, gli stabilimenti balneari hanno studiato proposte low cost come le ‘tariffe orarie’.
Saranno in molti ad applicare sconti pari anche al 20% sui prezzi tradizionali, ma soprattutto si è studiato un prezziario ad hoc a seconda delle ore del giorno nelle quali si frequenta la spiaggia. Così nessuna si sentirà più obbligato ad andarci la mattina presto e soprattutto si pagherà solo per il tempo di permanenza in spiaggia.
In realtà alcuni esperimenti, come il ‘pomeriggio convenienza’ erano già state testate nella passata stagione estiva con successo e ora dovrebbero essere allargate a tutti gli stabilimenti italiani che rientrano sotto il Sib, ossia il Sindacato italiano balneari. In pratica chi va al mare la mattina presto, all’ora di pranzo, il pomeriggio o poco prima dell’orario di chiusura avrà una tariffa agevolata e soprattutto effettiva.
I gestori degli stabilimenti però manifestano preoccupazione per il futuro, anche alle luce delle nuove direttive della Comunità Europea per il settore e hanno richiesto di convocare al più presto un tavolo comune per stabilire le linee guida tra Stato e Regioni e soprattutto avere maggiori certezze per i loro investimenti futuri.
Ma come sono in generale le previsioni per il turismo in Italia nel periodo pasquale? Per il momento prevale la cautela, tanto che secondo Cidec turismo, ossia la Confederazione italiana degli esercenti commercianti, per le destinazioni a lungo raggio considerate troppo costose, si riscontra un calo di prenotazioni, così come diminuiranno i giorni da dedicare alla vacanze, con un massimo di tre a disposizione e comunque all’insegna del risparmio, con la preferenza di pacchetti low cost. Il budget medio degli italiani dovrebbe aggirarsi attorno ai 300 euro pro capite.
Tra le mete dovrebbe prevalere Roma, seguita da Venezia, che sembra comunque in calo nelle preferenze dei turisti. E tra le prenotazioni spiccano quelle che vedono ancora protagoniste le stazioni sciistiche.