Visto che negli ultimi giorni abbiamo sentito tutto e anche il suo contrario, meglio mettere un punto sulle nuove regole che riguarderanno il pagamento dell’IMU, a partire dal fatto che il governo ha deciso di accettare la proposta di spalmare su tre rate il pagamento dell’imposta, anche se la regola varrà solo per la prima casa, mentre per la seconda restano valide le scadenze di giugno e dicembre. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Partendo dalla prima casa, per la quale si tornerà a pagare. In definitiva la cifra sarà un terzo alla prima e alla seconda scadenza, previste rispettivamente per il 18 giugno e il 17 settembre, mentre la terza sarà il 17 dicembre. E a complicare ancora di più calcoli che già di per sé non sono semplici arriveranno i nuovi coefficienti catastali ai quali si dovranno per obbligo adeguare le rendite che derivano dal possesso della casa.
Il versamento è dovuto dai proprietari dell’immobile, così come dai possessori di diritti reali, come siano quelli che ce l’hanno in uso o usufrutto mentre ovviamente non spetta agli affittuari. E l’ultima novità che è stata introdotta sta nel fatto che contrariamente a prima, quando in caso di separazione tra i coniugi il pagamento spettava al coniuge proprietario, ora invece dovrà essere versato da chi occupi materialmente l’abitazione.
Le aliquote ordinarie, valide in tutta Italia e fissate dalla manovra Monti sono pari allo 0,4 per cento sulla prima casa e dello 0,76% sulle altre. Per i fabbricati rurali dedicati all’attività agricola come stalle, cascine o fienili l’aliquota è dello 0,2%. I Comuni potranno aumentare o diminuire l’aliquota dello 0,2% entro il prossimo 30 settembre. Per l’abitazione principale è prevista una detrazione fissa di 200 euro, a cui aggiungere 50 euro per ogni figlio a carico di età non superiore a 26 anni.
E’ stato anche deciso un aumento dei coefficienti catastali che serviranno per adeguare la rendita catastale degli immobili da aumentare del 5% per arrivare al reale valore catastale, considerata la base imponibile su cui applicare le aliquote. Per le abitazioni e le pertinenze, ossia box, cantina, soffitte, il coefficiente è passato dal 100 al 160%. Quindi ci saranno due coefficienti per calcolare l’aliquota, meglio mettere tutto in mano ad un commercialista o ad uffici di consulenza specifica che non ci facciano incorrere in sanzioni.