Arriva il conto base, gratuito ma non proprio

Forse non sarà il governo delle banche come si era ipotizzato in un primo tempo. Ma di sicuro il loro ruolo sarà sempre più importante, come dimostrano anche le nuove regole volute per i pensionati e le famiglie a basso reddito. In primis il cosiddetto ‘conto base’ che sta per arrivare in tutti gli istituto bancari italiani.

Uno strumento che nelle intenzioni dovrebbe favorire una maggiore circolazione del denaro soprattutto perché non prevede né spese e nemmeno bollo e ha costi minimi di gestione, visto che è stato ideato per tutti quelli che abbiano un indicatore di reddito Isee inferiore a 7.500 euro oppure una pensione fino a 1.500 euro al mese.

Nel primo caso si avrà accesso a servizi gratis e il titolare sarà esente dal pagamento del bollo, pari a 34,2 euro. Inoltre il conto prevede la possibilità di avere sia una nuova carta di credito che il rinnovo o la sostituzione di quella vecchia, ma anche operazioni di pagamento attraverso carta di debito illimitate, sei prelievi di contante allo sportello, prelievi tramite sportelli automatici del prestatore di servizi di pagamento, dodici prelievi tramite sportelli automatici di altro prestatore di servizi di pagamento, operazioni di addebito diretto nazionale, dodici pagamenti ricorrenti tramite bonifico con addebito in conto, sei pagamenti effettuati tramite bonifico con addebito in conto, dodici versamenti contanti e versamenti assegni.

E ancora 36 pagamenti ricevuti tramite bonifico, incluso l’accredito di stipendio e pensione, 6 elenchi movimenti, una comunicazione da trasparenza che comprende le spese postali, 4 invii dell’informativa periodica contenente estratti conto e documenti di sintesi (anche qui comprese incluse le spese postali con avviso di superamento del numero di operazioni che sono incluse nel canone.

Per i pensionati sino a 1.500 euro al mese il conto sarà gratis, ma si dovrà pagare l’imposta di bollo. Le operazioni effettuabili sono simili: emissione, rinnovo o sostituzione carta di debito, operazioni di pagamento attraverso carta di debito illimitate, 12 prelievi contante allo sportello, prelievi presso sportello automatico del prestatore di servizi di pagamento o del suo Gruppo illimitate, pagamenti illimitati ricevuti tramite bonifico ovviamente incluso l’accredito stipendio e pensione, 6 elenchi movimenti, una comunicazione da trasparenza (incluse le spese postali), 4 invii dell’informativa periodica con estratti conto e documento di sintesi, incluse spese postali con avviso di superamento del numero di operazioni incluse nel canone.

Tutto gratis o quasi, dunque? Non proprio, perché nel documento siglato da Abi, Tesoro, Bankitalia, Poste e associazioni dei prestatori dei servizi di pagamento, non è specificato l’ammontare degli importi ma solo il numero di operazioni gratuite. Quindi potenzialmente quello che gli istituti non incassano all’inizio potrebbe uscire successivamente attraverso gli oneri rappresentati dalle commissioni.

Insomma, bisogna attendere che questi nuovo conti entrino veramente a regime per capirne l’effettiva portata e utilità sociale.

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