Negli ultimi 12 anni abbiamo assistito ad un crescente ed inarrestabile rialzo relativo alle quotazioni dell’oro, ed ecco che numerosi sono stati gli italiani che hanno pensato bene di sfruttare questo business.
Basta guardarsi intorno per veder proliferare a perdita d‘occhio, centinaia e centinaia di “compro-oro“, negozietti e piccoli chioschi pronti a comperare oro e gioielli da famiglie messe in assoluta difficoltà dalla crisi economica che dilaga nel nostro paese.
C’è da dire, oltretutto, che i compro-oro rappresentano ad oggi una seria convenienza. Ognuno di noi ha, infatti, una serie di oggetti preziosi e di gioielli inutilizzati che, una volta venduti, possono fruttare ottimi guadagni. Sembra essere stato proprio questo a decretare l’incredibile boom di questi prodotti. Solo la regione Lombardia infatti conta un tasso di crescita della presenza dei compro-oro che negli ultimi anni ha superato il 10% mentre in Emilia Romagna si è abbondantemente superata tale soglia che negli ultimi due anni ha raggiunto quota 25%.
Secondo una recente indagine condotta dall’Adoc, solo in Italia si possono contare oltre le 5 mila unità di compro-oro, per un volume medio d’affari che supera i 350 mila euro. Eppure c‘è da stare attenti, perché dietro tali punti commerciali, spesso legati alla malavita, si nascondono truffe e raggiri.
Esistono infatti compratori d‘oro che bluffano nascondendo il vero peso dell’oro acquistato attraverso bilance truccate, o che mascherano l’effettiva quantità di oro contenuta nella lega. Prima di rivolgesi ad uno di questi negozi, quindi, c’è da fare molta attenzione ed è necessario che prima si svolgano accurate indagini sulle attività di questo nuovo business.
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