Enti previdenziali, investimenti per 54 miliardi

Se lo Stato sta studiando un programma di dismissioni di edifici pubblicia cominciare dalle caserme, per fare cassa veniamo anche a scoprire che intanto gli Enti previdenziali italiani, sia pubblici e privati, possono contare al momento su un patrimonio complessivo pari ad oltre 54 miliardi di euro che deriva dal possesso di immobili, terreni, fabbricati, ma anche  titoli e partecipazioni.

I dati arrivano direttamente da un rapporto del ministero del Lavoro appena depositato nelle aule del nostro parlamento. Si tratta di circa 42 miliardi di euro per gli enti previdenziali privati e di altri 12 per quelli pubblici. Per quelli pubblici la consistenza patrimoniale è di oltre 12 miliardi, con il trio Inps-Inpdap-Enpals che solo con gli immobili ha un patrimonio pari ad almeno 3 miliardi di euro, mentre l’Inail nel proprio bilancio dichiara oltre 2,8 miliardi.

Scendendo nel dettaglio la sola Inps, senza considerare le procedure in corso per la soppressione e il trasferimento di Inpdap e Enpals, può contare su un totale di 12.253 unità immobiliari per un controvalore di circa 1,7 miliardi di euro, mentre le società previdenziali private hanno un capitale attivo costituito dal 30% in immobili per circa 12,6 miliardi di euro e per il 70% in valori mobiliari pari ad altri 30 miliardi di euro.

In sostanza, soprattutto per la Casse private, c’è una minore rincorsa al mattone classico mentre ben 27 miliardi sono investiti su asset mobiliari, con preponderanza per obbligazioni e quote di fondi comuni di investimento. Una scelta dovuta anche al fatto che un numero sempre maggiore di casse privatizzate sta cedendo immobili per acquistare quote di fondi immobiliari.

Tutte cifre che ovviamente lasciano un dibattito aperto in parlamento, soprattutto per la mancanza di un reale controllo preventivo sulle scelte degli investimenti da parte di governo e parlamento. LO sottolinea in primis Elio Lannutti, senatore dell’Idv: “Il patrimonio degli enti previdenziali è gestito senza trasparenza e le perdite sono sottostimate. I controlli sono stati lasciati alla buona volontà e ci sono anche enti sotto inchiesta della magistratura. Ci auguriamo maggiore trasparenza e più rispetto per i diritti di chi deve andare in pensione”.

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