Ormai gli italiani ci hanno preso talmente l’abitudine da non ribellarsi più. Ma intanto è in arrivo una nuova stangata sui carburanti che arriva ovviamente nel periodo in cui la maggior parte delle persone utilizza la macchina, ossia in vacanza,.
Merito o colpa di una nuova accisa da 0,51 centesimi che porterà sicuramente a rincari presso i distributori.
Come se ce ne fosse bisogno, visto che dopo le promesse delle passate settimane quando sulla scia di Eni quasi tutti i grandi gruppi avevano abbassato i prezzi almeno nel weekend, i costi sia per la verde che per il diesel in realtà avevano continuato a salire, tanto che quest’ultimo ha appena toccato un record negativo storico arrivando a 1,800 euro al litri mentre la benzina verde sfiora gli 1,9 con la Shell che la mette a 1,893 euro mentre alla Esso é 1,892 euro.
E da ieri è scattato anche l’incremento dell’accisa perfezionato dall’Agenzia delle Dogane, pari a 4,2 euro per mille litri (ossia 0,51 centesimi al litro, Iva compresa). Un aumento previsto dalla legge per la Stabilità 2012 e che è il secondo quest’anno dopo quello di due centesimi deciso in seguito all’emergenza terremoto in Emilia. Ma soprattutto è il settimo dal 2011 ad oggi e produrrà maggiori entrate per le casse dello Stato pari a 65 milioni di euro per rendere operativo il bonus per i gestori carburanti e supportare la riscossione agevolata delle imposte che ancora sussiste nelle zone terremotate dell’Abruzzo.
Ovviamente le associazioni dei consumatori sono scese nuovamente sul piede di guerra. Adusbef e Federconsumatori hanno bollato l’aumento come “una vera e propria sciocchezza” che servirà soltanto a deprimere ulteriormente i consumi, mentre il Codacons lo commenta come “un furto con destrezza, dovuta al fatto che la decisione vergognosa ed irresponsabile è stata tenuta ben nascosta fino ad ora”.
Secondo i calcoli, quest’ultimo aumento inciderà per almeno 7 euro l’anno su ogni automobilista, quindi di per sé nemmeno una cifra scandalosa. Ma resta il principio dell’ennesimo aumento senza motivazioni reali: “E’ scandaloso – dice il Codacons – che il Governo, dopo aver promesso agli italiani e alle forze politiche della sua maggioranza di non voler introdurre nuove tasse o fare manovre correttive, abbia deciso di aumentare nuovamente le accise sui carburanti che finiscono per tassare anche la vecchietta che va a fare la spesa al mercato”.