Ad agosto l’inflazione galoppa, il carrello della spesa anche di più. Lo testimoniano gli ultimi dati forniti dall’Istat, con i prezzi che sono saliti del 3,2% rispetto al 3,1% registrato nel mese precedente mentre i prodotti acquistati con maggiore frequenza, che sono quelli ad entrare nel ‘carrello’ risultano in aumento del 4,2%.
La prima voce a pesare è ovviamente il pieno di carburante, sia benzina che diesel, con la verde in rialzo del 15,1% nell’ultimo anno e il gasolio che è addirittura aumentato del 17,5%. Secondo le stime di Confcommercio, il caro-carburanti fa sparire oltre 6 miliardi di euro dai soldi che sarebbero destinati ai consumi ogni anno. E in effetti tra il 2010 e il 2012 il prezzo dei carburanti è aumentato di quasi 50 centesimi al litro, in specie per colpa delle accise.
Inoltre i carburanti fanno anche salire i prezzi dei trasporti (+6,2%), voce che rappresenta la spesa maggiore dopo l’abitazione con un +7,1% nel quale sono compresi affitto, manutenzione, acqua, luce, gas. Inoltre ad agosto ha pesato anche il caro-vacanza, con rialzi mensili elevati sia per i voli (+20,1%) che per i traghetti (+23,3%), mentre le retribuzioni lorde nel secondo trimestre sono cresciute su base annua solo dello 0,8%, valore più basso dall’inizio del 2009.
Secondo il Codacons “l’aumento dei prezzi acquistati con maggiore frequenza colpisce in primo luogo chi oggi già fatica ad arrivare alle fine del mese, ma non può certo smettere di mangiare anche se solo per fare la spesa una famiglia di quattro persone spenderà 613 euro all’anno in più”, mentre secondo Federconsumatori e Adusbef la ricaduta sarà pari a 1.628 euro annui a famiglia.