La crisi economica è l’unica realtà in cui le famiglie italiane sono costrette a vivere. Negli ultimi anni le persone hanno cambiato le proprie abitudini, andando a migliorare i comportamenti all’interno delle mura domestiche. Giorno per giorno l’imperativo è soltanto uno: risparmiare. Sono sempre meno gli italiani che, riuscendo a mettere da parte qualche soldino, si tolgono un vizio come un bel viaggio desiderato da tempo, piuttosto, ora si tende a consumare tutto quello che si risparmia per sopravvivere.
Questo è il risultato dell’ultimo rapporto Acri Ipsos, in cui è stato evidenziato come dal 2010 a oggi sia calato dell’8% il numero delle famiglie che dichiarano di riuscire a risparmiare: se nel 2010 più di un terzo degli italiani (36%) riusciva a mettere da parte un piccolo tesoretto, nel 2012 la percentuale è scesa al 28% dopo aver conosciuto un drammatico picco negativo proprio nell’ultimo anno. Il dato preoccupante riguarda quel 40% di nostri connazionali, 4 italiani su 10, che son costretti al risparmio per non dover finire per strada.
D’altro canto stiamo parlando di un problema europeo, come conferma l’Eurostat che ha rilevato un calo del tasso di risparmio degli europei, se nel primo trimestre 2012 questo raggiungeva il 13,1%, nel secondo trimestre è sceso al 12,9%. Sembra che nessun Paese dell’Eurozona abbia trovato la giusta formula per il rilancio economico, il reddito delle famiglie per abitante nel secondo trimestre è calato dello 0,5% dopo l’ulteriore discesa del trimestre precedente del -0,3%.
Nel rapporto Acri si legge che il risparmio “ormai assume quasi la caratteristica di un ancoraggio per la propria sicurezza” ovvero, per una normale famiglia italiana tagliare sui consumi, evitare acquisti inutili, andare a caccia delle offerte per la spesa, sono diventate abitudini di cui non si può più fare assolutamente a meno.
