Iniziano i Tagli alla Politica

Dopo le polemiche scatenatesi negli ultimi mesi e dopo le innumerevoli denunce ai costi della politica, qualcosa sembra essersi finalmente mosso!  C’è chi dice che le cose non potevano andare diversamente, perché la gente è stufa -e lo grida- e perché dopo anni di soprusi e imposizioni, di tagli e snellimenti, ora non è più disposta a pagare e a sostenere i privilegi di una classe politica lontana e indisponente.

La politica costa troppo, le riduzioni, le auto blu, i portaborse e viaggi gratis cominciano a diventare discorsi oramai indigesti (per non dire addirittura scandalosi), per centinaia e centinaia di italiani oramai davvero stufi! A dare il buon esempio, le regioni, capitanate dall’ Emilia Romagna. Lo scorso 31 ottobre infatti, è stato approvato  il bilancio di previsione 2013 al cui interno era stato previsto un taglio del costo dell’aula per 3 milioni di euro rispetto allo scorso anno. Ma non è finita qui, lo stipendio di ogni singolo consigliere  non dovrà infatti superare i 6.200 euro netti e dovrà comprendere l’indennità di carica e le spese per l’esercizio del mandato.

A quanto pare, proprio in questo modo la regione sta guadagnando pian piano i consensi di tutta l’Italia tanto che perfino il premier Monti ne ha elogiato le qualità invitando ogni regione ad imitarla. A quanto pare il presidente non potrà percepire più di 7.400 euro mentre ai Gruppi per il funzionamento verranno consegnati contributi massimi di 5 mila euro annui a consigliere. Stando al documento, si tratta di tagli pari addirittura all’80 per cento. Lo stanziamento infatti passerà da 2 milioni e 333mila a 250mila netti.

Stessa sorte per gli assessori della Regione Campania che passeranno da 12 a 10 mentre il numero dei consiglieri passerà da 60 a 50, con annesso taglio agli stipendi. Tutte le regioni meno virtuose dovranno adeguarsi agli standerd fissati entro e non oltre la fine di questo mese.

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