Ben presto l’Italia abbandonerà il baratro della crisi economica e conoscerà i primi segnali di ripresa, arriverà il pareggio del bilancio strutturale e si riscontrerà una crescita dell’1% dalla fine del primo trimestre, lo assicura il Ministro dell’Economia Vittorio Grilli. Che si tratti della realtà o dell’ennesima promessa da campagna elettorale solo il tempo lo dirà, per ora l’esponente del governo Monti parla davanti alla commissione Affari economici e Finanziari a Bruxelles, e l’Europa l’ascolta speranzosa.
Quando il governo dei tecnici è salito al potere, il Paese era già immerso in una tragica emergenza finanziaria, Grilli ha evidenziato i propri meriti nell’avere ripristinato il pareggio dei conti. Tuttavia l’eccessiva austerità non ha portato ad oggi molti benefici ai cittadini “L’Italia aveva poca scelta” ha affermato il ministro “perché è impossibile costruire una strategia di crescita senza mercati stabilizzati, è come costruire una casa sulla sabbia. Abbiamo dovuto ricorrere più di quanto non volessimo ad imposizioni fiscali ma ora la pressione media fiscale deve calare.”
Le elezioni parlamentari sono imminenti e le parole dell’alfiere di Monti possono sembrare poco credibili, sopratutto se a pronunciarle è un rappresentante del “governo delle tasse”, tuttavia il disegno tracciato da Grilli appare per lo meno coerente e sull’abbattimento della pressione fiscale annuncia “Non è solo possibile ma auspicabile, faceva parte del nostro obiettivo e spero i prossimi governi lo perseguano. Ma per fare questo occorre fare una revisione specifica della spesa, con scelte dure per snellire il settore pubblico.”
Vittorio Grilli si è mostrato più ottimista rispetto alla Banca d’Italia andando ad affermare che la recessione dovrebbe concludersi già ad Aprile, quando ci saranno i primi segni di quella ripresa che, seppure resterà insufficiente, non richiederà lo studio di alcuna manovra correttiva “A fine anno l’Italia avrà un avanzo del Pil del 3% destinato a salire al 5% entro il 2015. La crescita verrà dalle esportazioni e dagli investimenti.”