La mobilità sostenibile si lega indissolubilmente anche ai mezzi di trasporto utilizzati. Tra questi c’è anche la bicicletta elettrica, un mezzo di trasporto che ha registrato negli ultimi anni un vero e proprio boom di vendite.
Un mezzo ideale per gli spostamenti, ma soprattutto un notevole risparmio per l’utilizzo quotidiano e un bassissimo impatto ambientale: infatti sfrutta per il suo movimento esclusivamente la potenza delle gambe insieme a quella del motore elettrico montato su di esso. Il motore, generalmente integrato nell’asse della ruota posteriore, è alimentato da una batteria normalmente al litio installata sul telaio della bici.
Ovviamente deve rispettare norme specifiche, come la potenza del motore elettrico non superiore a 0,25 kW e velocità assistita non superiore a 25 km/h. Con il superamento di uno di questi valori, la bici non verrà più considerata tale, ma sarà a tutti gli effetti un ciclomotore e per questo vincolata ai costi di omologazione e immatricolazione del veicolo. E in alcuni comuni italiani sono previsti anche incentivi specifici. Chi volesse saperne di più può cliccare qui.
Ma più in generale, investire sulla mobilità sostenibile sta diventando una necessità anche se fino ad oggi in Italia i soldi dedicati all’ammodernamento della rete viaria e del trasporto sono stati investiti in altro modo: infatti il 70% dei fondi investiti per il trasporto sono stati destinati per la realizzazione e l’ammodernamento di strade e autostrade.
Così diventano fondamentali le pratiche che possano ridurre l’inquinamento. Come il car-pooling, una nuova modalità di trasporto che consiste nella condivisione di automobili private tra un gruppo di persone, con l’obiettivo non solo di risparmiare sui costi del trasporto, ma anche di contribuire alla riduzione dell’inquinamento. Invece il car-sharing è un servizio che permette di utilizzare un’automobile su prenotazione, prelevandola e riportandola in un parcheggio vicino al proprio domicilio, e pagando in ragione dell’utilizzo fatto.
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