Ultimi appelli agli elettori. Ieri, è stata l’ultima giornata di campagna elettorale e i candidati premier non si sono voluti risparmiare, in attesa del voto di domenica e lunedì. Il comizio più atteso era certamente quello di Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, che ha radunato i suoi elettori in Piazza San Giovanni a Roma, che si è riempita sin dalle 16 del pomeriggio e che alla fine era stracolma. Polemica sui numeri della manifestazione: secondo gli organizzatori erano 800 mila, mentre dati realistici sarebbero per 100-150 mila. Un successo in ogni caso, anche se lo stesso Grillo ammette dal palco che si attendesse qualcosa in più.
Momenti di tensione, quando nel tardo pomeriggio il comico aveva impedito l’accesso delle telecamere dei giornalisti italiani. Solo dopo l’intervento della polizia sono stati ammessi alcuni cronisti della TV e della carta stampata nazionale.
Grillo nel suo comizio ha preso di mira tutti gli avversari, puntando particolarmente contro il PD di Pierluigi Bersani, affiancato dal guru Gianroberto Casaleggio, il quale è intervenuto pubblicamente per la prima volta.
A Napoli, invece, avrebbe dovuto esserci il leader del centro-destra, Silvio Berlusconi, il quale si è visto costretto a rinunciare, a causa di una congiuntivite acuta. L’ex premier ha inviato un video-messaggio di 40 minuti, in cui ha spiegato le ragioni per votare la sua coalizione, ribadendo l’abrogazione dell’IMU sulla prima casa e la restituzione della tassa già pagata nel 2012. In più, Berlusconi ha annunciato l’ultimo suo colpo a sorpresa, ossia l’innalzamento delle pensioni minime.
Presente sul palco c’era, invece, il segretario del PDL, Angelino Alfano. Malgrado dei sostenitori in Piazza Plebiscito, è scattata lo stesso l’ovazione, quando negli schermi è apparso il leader.
