Grillo chiude a Bersani. Nuove elezioni più vicine?

Grillo a Bersani: sei un morto che parla, dimettitiBeppe Grillo ha risposto picche al segretario del PD, Pierluigi Bersani, il quale aveva chiesto esplicitamente una collaborazione in Parlamento al Movimento 5 Stelle. Dal suo blog, il comico genovese si è scatenato contro Bersani, definendolo uno “stalker politico” e pubblicando tutti gli insulti che il leader del centro-sinistra ha rivolto alla sua persona in campagna elettorale. Di più: Grillo ha invitato Bersani a dimettersi, perché è “un morto che parla”. Doccia fredda, quindi, per il PD, che sperava in una qualche timida apertura dei grillini al Senato, dove il centro-sinistra non ha una maggioranza nemmeno insieme ai centristi di Monti.

Grillo ha ribadito la linea del movimento: si voteranno in Parlamento solo le leggi in linea con il loro programma. Ma niente fiducia.

E adesso? Se l’M5S non dovesse votare la fiducia al Senato a Bersani, il governo di minoranza non potrebbe neppure nascere. Resterebbero due alternative: trovare un’intesa con Silvio Berlusconi per un governissimo, oppure ritornare al voto.

Ma il PD di fare un governo con il PDL non ne vuole sapere. Teme la reazione furente e violenta della base e, pertanto, è disposto solo a trattare con i grillini, pur sapendo che si tratterebbe di un’alleanza di cortissimo respiro e si formerebbe un esecutivo senza bussola.

Il ritorno alle urne non resta la prima scelta per le due coalizioni, ma le probabilità di rivotare entro poche settimane non sono basse. Sullo sfondo resta l’ipotesi di un’alleanza a tre, che passerebbe per un coinvolgimento di PDL e M5S, i quali potrebbero ottenere le presidenza di Camera e Senato, in cambio di un’azione di sostegno a un esecutivo di emergenza. Scenario prospettato dal PD Massimo D’Alema, maggiormente propenso a un’intesa con il PDL.

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