La Camusso avverte: ulteriore impoverimento senza l’euro

I mass media hanno accolto il risultato delle elezioni politiche come la grande vittoria degli euro-scettici, al di là della condivisibilità di una tale lettura è un dato di fatto che il Movimento 5 Stelle, primo partito d’Italia, abbia più volte messo in dubbio l’utilità della moneta unica europea. Ma cosa accadrebbe se tornassimo davvero alla lira? La Camusso non è ottimista “Molti studi economici ci dicono che l’uscita dall’euro sarebbe un gigantesco impoverimento per il nostro Paese, con un’ulteriore drammatizzazione della situazione di chi è già in difficoltà.

Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, è stata ospite nella giornata di ieri della trasmissione di Lucia Annunziata, In Mezz’ora, durante la quale ha detto la sua sui temi più caldi nel panorama politico italiano. Impossibile non parlare del fenomeno Grillo, la Camusso ha tentato di spiegare l’exploit del M5SÈ il segno di una grande divisione e sfiducia del Paese e di una grande frantumazione. Il risultato delle elezioni dimostra che per troppo tempo i partiti non hanno guardato alla condizione dell’economia reale del Paese e alle difficoltà crescenti delle persone.

Nonostante i duri attacchi di Beppe Grillo subiti in prima persona, in quanto segretario del primo sindacato italiano, la Camusso ha ribadito la necessità di accettare il responso delle elezioni per poter ripartire. Ma qual è la via da seguire? “Cambiare la politica del Paese e dell’Europa, perché le politiche di austerità hanno fatto danni anche a chi pensava di trarne vantaggi. Quello che serve è invece creare una politica di crescita dei Paesi dell’euro.

 

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