Entrate tributarie in crescita del 2,8%

Nell’ultimo anno e mezzo le tasse hanno rappresentato l’incubo di ogni italiano, che il governo tecnico abbia inasprito la pressione fiscale nel tentativo di evitare il collasso del Paese, è un dato di fatto, ma quali sono stati i risultati reali? Con una nota il Tesoro ha annunciato che nel 2012 le entrate tributarie erariali hanno registrato una crescita del 2,8% per un incremento pari a 11.697 milioni di euro.

Al termine dell’anno passato le entrate fiscali si sono attestate sui 423.903 milioni di euro, è il risultato di una serie di interventi tra cui l’introduzione della famigerata Imu, l’aumento dell’aliquota ordinaria IVA e delle accise, la modifica della tassazione delle rendite finanziarie. I maggiori introiti sono affluiti nelle casse dello stato provenienti dalle imposte dirette, rispetto al 2011 hanno portato circa undici miliardi di euro in più, per un incremento del 4,9%. Siamo nell’ordine del +0,5% per quanto concerne invece le imposte indirette che, nel 2012, hanno assicurato al fisco un miliardo di euro in più.

Dati alla mano, il ministro dell’economia Vittorio Grilli si è mostrato parzialmente ottimista, i risultati potrebbero confermare l’imminente ripresa economica del Paese da lui pronosticata per questo stesso anno “Mi sembra che tutti convergano sul fatto che la seconda metà sia in positivo, è chiaro che bisogna attendere per vedere con che forza si riuscirà ad invertire la tendenza.” Tuttavia al di là delle previsioni ottimistiche, pesa sull’Italia l’incertezza politica e il conseguente ballo dei mercati finanziari, l’ulteriore declassamento del Paese annunciato venerdì sera da Fitch si traduce in un ulteriore appesantirsi del debito: saranno ancora le categorie più in difficoltà a pagare?

 

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