Una giornata di forte tensione tra le due coalizioni. Il leader del centro-destra, Silvio Berlusconi, ha avvertito ieri la sinistra: se il PD intende prendere anche il Quirinale, senza trattare con il PDL, come ha fatto con le presidenze di Camera e Senato e come sta facendo con il governo, pur non avendo la maggioranza, allora ci sarà battaglia ovunque e il centro-destra sarà pronto a scatenare la reazione furente della piazza. E’ questo, in sintesi, il ragionamento che l’ex premier ha fatto ai suoi, sostenuto dal suo partito, che ha dovuto prendere atto della netta chiusura del centro-sinistra a qualsiasi coinvolgimento del PDL nelle prossime tappe politiche da qui al prossimo mese. Berlusconi ha invitato i suoi a considerarsi in campagna elettorale, perché spiega che lo sbocco più probabile sarà certamente il ritorno alle urne, forse anche a giugno.
Insomma, nel centro-destra non si crede all’alleanza tra PD e grillini, alla possibilità che riescano a fare un governo insieme. Secondo il Cavaliere, quella di Bersani sarebbe una pura tattica per arrivare al più presto al voto anticipato, escludendo un’alleanza con l’unico partito che garantirebbe un esecutivo di più lunga durata, il PDL, appunto.
Bersani vorrebbe andare a votare a giugno, in modo che non ci sia il tempo materiale per rifare le primarie e restare così leader della coalizione, soffiando ancora una volta la premiership a Matteo Renzi. Per questo, il segretario del PD alzerebbe i toni e chiuderebbe a qualsiasi patto anche di breve durata con il centro-destra, perché un eventuale governo che riportasse il Paese alle urne a ottobre sarebbe già un rischio per la sua ricandidatura a premier, essendoci tutto il tempo per organizzare le primarie del centro-sinistra, in cui sarebbe quasi certamente travolto dal sindaco fiorentino.
