Dopo venti anni di presenza e grossi investimenti sul territorio, per la prima volta l’Ikea registra in Italia un calo del fatturato. È quanto emerso dal confronto dei dati del 2012, una contrazione dovuta alla crisi economica e non allo scandalo sui prodotti alimentari, che ha coinvolto la multinazionale svedese in questi ultimi mesi.
Nonostante la decrescita del fatturato, nell’ordine del -2,6%, l’Ikea soltanto nell’anno passato ha accumulato ben 1598 milioni di euro, una cifra importante che fa invidia a tante altre multinazionali. Tuttavia, durante la presentazione del report ambientale, sociale e delle risorse umane, l’amministratore delegato di Ikea Italia Lars Petterson ha ammesso “La pressione sui consumi derivante dalla crisi si fa sentire anche per noi. Ma non intendiamo toccare gli investimenti e i livelli occupazionali.” Oggi la società fondata da Ingvar Kamprad conta nel nostro Paese 6200 dipendenti, l’89% dei quali assunti a tempo indeterminato.
I primi mesi del 2013 hanno fatto registrare un ulteriore calo delle entrate, questo è da attribuirsi anche agli scandali del settore alimentare che hanno visto coinvolta l’Ikea. Sembra in ogni caso che la multinazionale, specializzata nella vendita dei mobili, abbia risolto i problemi legali e dal 15 aprile saranno di nuovo commercializzate le polpette di carne. D’altro canto gli italiani possono stare tranquilli, la carne di cavallo era stata trovata in Repubblica Ceca e non nel nostro Paese, mentre le torte di mandorle e di cioccolato, sulle quali le autorità cinesi avevano rintracciato la presenza di colibatteri, sono di nuovo in circolazione. L’Ikea ha voluto rassicurare i consumatori, sono stati infatti elevati i controlli “per rafforzare la tracciabilità lungo tutta la catena alimentare.”