È proprio vero che la crisi economica colpisce i più deboli e chi già è povero, l’ultimo studio della Deloitte Touche evidenzia come i grandi colossi produttori di beni di consumo non smettono di crescere: il 2012 è stato positivo per l’80% di loro. In testa al resoconto Global Power of Consumer Products 2013 si legge che “le vendite dei 250 più grandi produttori hanno superato i 3.118 miliardi di dollari, registrando una crescita del 7% rispetto all’anno precedente.”
Tra le multinazionali, leader indiscussa delle vendite è la Samsung che, con una crescita annuale del 6,7% e un fatturato di 150 miliardi di dollari, conquista per il quinto anno di fila la vetta della classifica. Il secondo posto non è una sorpresa, troviamo la Apple con un fatturato di 108,24 miliardi, eclatante è tuttavia la crescita che ha registrato pari al 66%, trend positivo che gli ha permesso di scalzare dall’immaginario podio la Nestlè, superata anche dalla Panasonic. Sono sei i marchi italiani che figurano nella speciale classifica, assieme hanno generato nell’esercizio fiscale 39,3 miliardi di dollari e sono: Ferrero, Luxottica, Indesit, Perfetti Van Melle, Barilla e Pirelli. Proprio quest’ultima è stata l’azienda migliore tra le nostre compatriote, con un incremento del 16,6% ha guadagnato otto posizioni raggiungendo il 101esimo posto.
In questo paradossale momento positivo delle grandi industrie internazionali, sorprende positivamente l’ultima iniziativa della McDonald’s: un hamburger costerà 90 centesimi. Il gruppo statunitense giustifica la nuova decisione con parole molto chiare “In un momento difficile come quello che l’Italia sta attraversando, l’azienda ha deciso di dare un segnale molto concreto di vicinanza ai consumatori.”