Il leader del centro-destra, Silvio Berlusconi, in un’intervista rilasciata al TG4 torna a chiedere che si formi al più presto un governo per l’Italia, che affronti i provvedimenti urgenti per il rilancio dell’economia. Un invito diretto al PD, spiega, perché Bersani ha già fatto perdere 43 giorni di tempo e continua a perderlo. Insomma, il PDL darebbe una mano, a condizione di essere coinvolto nella squadra di governo e che si avvii un confronto serio per il successore di Giorgio Napolitano al Quirinale. E se PD e PDL non saranno alla pari nella suddivisione delle cariche istituzionali, il centro-destra chiederà il ritorno alle urne. Tuttavia, il Cavaliere mostra ancora un minimo di speranza, quando sottolinea che il segretario del PD sarebbe costretto ad aprire, visto che rischia altrimenti di essere sbranato da Matteo Renzi. Per questo, annuncia che ci sarà un incontro a giorni, sebbene non sia stata ancora fissata una data.
Anche il capo dello stato è al centro del dibattito politico. Ieri, Napolitano ha attaccato duramente certe pratiche di “moralizzazione” della politica, che a suo dire sarebbero distruttive per la politica stessa, elogiando lo spirito del ’76, quando le larghe intese diedero vita al famoso “compromesso storico”.
Non poteva essere più chiaro il presidente. Le sue parole sono state lette all’unanimità come un attacco a Beppe Grillo e al suo Movimento 5 Stelle e al contempo un invito a mettere in piedi un governissimo PD-PDL.
Gli spazi di manovra esistono ancora, ma sono diventati molto ristretti. Nell’incontro tra Berlusconi e Bersani, il secondo dovrebbe proporre una rosa di nomi di personalità del centro-sinistra auspicabilmente non sgradite al centro-destra. Ma le distanze sul governissimo restano, tanto che fino all’altro ieri il segretario democratico ha ribadito che nel caso il partito gli chiedesse un’alleanza col PDL, egli rimetterebbe il mandato.