Il ritiro della squadra di governo nell’abbazia di Spinareto avrebbe dovuto servire per fare il punto della situazione molto delicata e per cercare di sminare l’esecutivo dalle tensioni altissime tra gli stessi partiti della maggioranza, che rischiano seriamente di fare cadere il governo a poche settimane dalla sua nascita. Non si fa illusioni lo stesso premier Enrico Letta, che ieri ha avuto uno scontro durissimo con il suo vice e ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, in seguito alla partecipazione dei due esponenti pidiellini alla manifestazione di protesta indetta sabato a Brescia dal PDL contro le toghe, dopo la condanna in secondo grado del leader Silvio Berlusconi, sui diritti TV Mediaset. Letta li avrebbe duramente rimproverati, ma sia Alfano che Lupi avrebbero tenuto il punto, chiarendo al premier che mai e poi mai si appiattiranno sulle posizioni del PD sulla giustizia.
All’inizio della riunione di governo, Letta ha spiegato la linea: nessun ministro deve andare in piazza o a show politici in TV, da qui alle elezioni amministrative. Il presidente del consiglio ha anche minacciato le dimissioni, sostenendo che la vita dell’esecutivo sarebbe già in grave pericolo.
E in questa che sembra già l’agonia del nuovo governo, il centro-destra macina consensi. Secondo un sondaggio pubblicato oggi sul Corriere della Sera, il PDL sarebbe al 29,1% e tutta la coalizione guidata da Berlusconi volerebbe al 35,6%. Al 29,6% il centro-sinistra, con il PD sceso per la prima volta nella rilevazione di Renato Mannheimer sotto il 24%. Sale al 25,6% il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.