L’economia italiana è in regime di spending review già da diversi mesi, i tagli che hanno raggiunto i diversi settori non hanno risparmiato la sanità, sotto il mirino del ministero è finito anche l’Inps: con 500 milioni di euro in meno sono a rischio le visite fiscali d’ufficio.
La notizia già da diverse settimane aveva fatto il giro dei mass media facendo indignare i più, il crollo del sistema di controllo dei dipendenti pubblici poteva generare effetti economicamente controproducenti, da qui la volontà dell’Istituto nazionale della provvidenza sociale di alzare le barricate. Il coordinatore nazionale per il settore Inps della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg), Alfredo Petrone, ha dichiarato che il provvedimento con il quale sono state sospese le visite fiscali d’ufficio sarà revocato, per il momento si sta cercando il modo di superare l’ostacolo “Da parte dell’Inps c’è la volontà di revocare il provvedimento riguardante la sospensione temporanea delle visite fiscali d’ufficio. La volontà è quella di rimodulare il servizio ma non si sa ancora come. Ma ciò che prevediamo è una forte riduzione del carico lavorativo per i medici di controllo rispetto al passato.”
Il carico di lavoro dei dipendenti Inps è davvero importante, soltanto l’anno passato sono state disposte 1,3 milioni di visite, una loro riduzione andrebbe comunque a sacrificio di un servizio fondamentale per il Paese. Per questo motivo Petrone ha affermato che farà pressione ai ministri dell’Economia e del Lavoro “per avere una riduzione di questa significativa spending review.”