Boldrini contro tutti: censura sia Brunetta che la grillina

Boldrini contro tutti: censura sia Brunetta che la grillinaSeduta incandescente stamane alla Camera dei Deputati, dove sotto la presidenza di Laura Boldrini sono ripresi i lavori per l’approvazione del “decreto del fare”, i quali si stanno protraendo oltre i tempi previsti, per via dell’ostruzionismo delle opposizioni di Lega Nord, Movimento 5 Stelle, Sel e Fratelli d’Italia, ma, in particolare, dei grillini. Inizialmente, lo scontro è stato tra un deputato dell’M5S e la Boldrini stessa: quest’ultima lo ha ripreso, dopo che il primo aveva definito “inutile” il nostro Parlamento. Dalla presidenza è arrivata un’immediata interruzione: “il Parlamento è l’essenza della democrazia, senza ci sarebbe la dittatura”.

Ma l’esame del decreto è andato avanti tra tensioni. L’ex ministro del PDL, Renato Brunetta, lamenta una frase della deputata Carla Ruocco del Movimento 5 Stelle, che il giorno prima aveva definito lo stesso “alfiere del partito unico del malaffare”. Brunetta, dopo avere annunciato che sporgerà querela, ha invitato la Boldrini a censurare tale affermazione, cosa che la presidenza non ha fatto tempestivamente, così come lo stesso ex ministro ammette di non avere sentito subito, ma di avere letto la frase incriminata dai verbali.

Ma ecco che anche in questo caso, la reazione della Boldrini è stata infuocata: non ho letto i verbali, lo farò, ma non è accettabile nemmeno il suo tono, in fatto di buone maniere, non tanto per sé stessa, aggiunge, quanto per il modo in cui ci si rivolge alla presidenza della Camera. Questa la risposta piccata all’onorevole Brunetta, anche se successivamente la presidente ha censurato tale frase della Ruocco, invitando tutti a un linguaggio più rispettoso.

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