Trema il governo Letta. Tra poche ore, la Giunta per le elezioni del Senato inizierà a discutere il caso della decadenza da senatore di Silvio Berlusconi, successivamente alla sua condanna in via definitiva, come previsto dalla legge Severino. La riunione della Giunta inizia con la relazione del senatore Augello, seguita dal dibattito e dai possibili interventi dei componenti della Giunta medesima e dalla fissazione del calendario dei lavori. Un aggiornamento dovrebbe esserci per domani stesso. L’inizio dei lavori, invece, è previsto per oggi alle ore 15.00.
L’ex premier punta a rinviare gli atti alla Consulta, in attesa di verificare la costituzionalità della legge Severino. Berlusconi dovrebbe fare ricorso anche alla Corte di Strasburgo dei diritti umani, nel tentativo di guadagnare tempo e per fare in modo che in attesa dei due pronunciamenti in Italia e in Europa, la Giunta sospenda il giudizio.
Ma il PD non la pensa così e malgrado il tentativo di mediazione dell’ex presidente della Camera, Luciano Violante, il segretario Guglielmo Epifani ribadisce che la legge è uguale per tutti e che i democratici voteranno per la decadenza di Berlusconi da senatore.
Uno scenario che porterebbe immediatamente alla crisi di governo, come hanno fatto intendere tutti i dirigenti del PDL, compreso Renato Schifani, capogruppo al Senato e noto per le sue posizioni moderate sul tema. Tanto che lo stesso premier ha sostenuto ieri, in un’intervista alla Bbc, che intende fare le riforme, compresa della Costituzione, attaccando la politica dei veti e rassicurando sul fatto che il PDL non lascerà la maggioranza. Oggi, il primo test.