La Tredicesima 2014 potrebbe rivelarsi un bel regalo di Natale per i pensionati e i dipendenti statali. Secondo alcune indiscrezioni, rese note dal quotidiano Il Messaggero, il Governo ha previsto un aumento di 100 euro sulla mensilità. Le parti sociali hanno risposto positivamente al palesarsi di una possibilità del genere, tuttavia non vi è ancora nulla di sicuro e si attendono dichiarazioni ufficiali.
D’altro canto sono le tasse, tema ben più inviso ai cittadini, a dominare il dibattito politico. La decisione presa dalle Larghe Intese, su forte spinta del Pdl, di cancellare l’Imu, ha causato tanti problemi e a pagarne le conseguenze è per ora il Ministro dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni. Il problema da risolvere riguarda il buco di 4 miliardi di euro generato da una tale manovra, ancora non si sa dove andare a recuperare il denaro e, paradossalmente, la soluzione migliore al momento è quella di fare un passo indietro e rinunciare all’abolizione dell’Imposta Municipale Unica. Il premier Enrico Letta ha sempre affermato che compito del suo esecutivo sarebbe stato quello di rilanciare l’economia, impresa ardua con la mancanza di fondi da investire e con provvedimenti che, come l’aumento dell’Iva, colpiscono quelle fasce che invece dovrebbero vedersi agevolata la corsa ai consumi. Alla luce di questi fatti, un incremento della tredicesima sembra ancora fantascienza, almeno fino a quando non verrà presentato un piano organico e credibile che mostri dove l’Italia può trovare i fondi necessari.
Perché la manovra sulla tredicesima possa diventare reale, lo Stato avrebbe bisogno circa di un miliardo e cento milioni di euro. Il fatto che oggi siano tutti concentrati sul 3% del rapporto deficit-pil è indice che probabilmente non avremo conferme immediate. Eppure quei cento euro, per quanto non possano cambiare la situazione economica delle famiglie, sarebbero comunque un regalo gradito sotto Natale.