Il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, si presenterà oggi alle Camere per tenere un discorso di 10-15 minuti sul caso Giulia Ligresti, la figlia dell’ingegnere Salvatore, scarcerata successivamente a una telefonata del ministro al penitenziario dove la donna era stata reclusa dopo l’arresto, per via di un suo deperimento fisico. Un caso che ha sollevato l’indignazione dei grillini del Movimento 5 Stelle, che hanno presentato un voto di sfiducia contro la Cancellieri, in considerazione dei rapporti tra il ministro e la famiglia Ligresti, visto che il figlio Piergiorgio Peluso è stato a capo di Fondiaria Sai proprio sotto la gestione della famiglia di Paternò.
Ma il ministro Cancellieri non ci sta e ribadisce di avere offerto per due volte le dimissioni al premier Enrico Letta, il quale per due volte le ha rifiutate. Se le opposizioni sono grosso modo compatte nel chiedere la sua testa, divisa risulta essere ancora una volta la maggioranza, con il PDL che annuncia il voto contrario alla sfiducia, ma chiede che si prenda atto dell’accanimento contro l’ex premier Silvio Berlusconi per l’analogo caso Ruby, mentre il PD è lacerato al suo interno tra chi, come Pippo Civati, si augura le dimissioni della Cancellieri e altri, come il ministro Graziano Delrio, contrario alla sfiducia.
In mezzo c’è il segretario Guglielmo Epifani, che si sbilancerà, afferma, solo dopo avere ascoltato il ministro in Aula. Tuona contro il pretesto di fare saltare il governo l’UDC di Pierferdinando Casini, secondo cui si vorrebbe far cadere l’esecutivo sfruttando il caso del ministro Cancellieri. Di certo, l’esito del voto non sarà del tutto scontato al Senato.