Angelino Alfano divorzia da Silvio Berlusconi. E’ stato ieri sera lo stesso ministro dell’Interno ad annunciare che lui e i suoi uomini non entreranno in Forza Italia, perché il partito sarebbe oggi nelle mani di estremisti. Pertanto, Alfano diserterà oggi il Consiglio Nazionale e si accinge a costituire gruppi parlamentari separati, che dovrebbero chiamarsi Nuovo Centrodestra. Lo stesso ha precisato che non viene meno la lealtà verso il presidente Berlusconi, che continuerà a sostenere da dentro il governo. Durissime le reazioni degli esponenti di Forza Italia. L’ex coordinatore siciliano del partito, Gianfranco Miccichè, parla di “tradimento”, dopo che Alfano sarebbe stato coccolato dal presidente come un figlio, afferma. E adesso sarà importante verificare il numero di quanti “tradiranno” il Cavaliere. Per Pierferdinando Casini, saranno molti di più di quanto si dica.
Intanto, a finire in un mare di guai politici è Nichi Vendola. Il leader di Sel è stato intercettato per una chiamata del 2010 intercorsa tra lui e Girolamo Archinà, responsabile per le relazioni industriali di Ilva, nel corso della quale il presidente della Regione Puglia rideva e si complimentava su un episodio risalente all’anno precedente e pubblicato su Youtube, relativo allo stesso Archinà, che strappava il microfono al giornalista Luigi Abbate, che aveva incalzato l’industriale Emilio Riva con domande sui presunti tumori causati dall’impianto di Taranto.
Vendola, va precisato, non ha riso per i malati di tumore, ma limitatamente all’episodio, definendo il giornalista “senza arte, né parte”. Tuttavia, l’intercettazione non è stata gradita dalla sua stessa base, tanto che potrebbe determinare la sua fine politica, con “Repubblica” che titola: Buona notte, Nichi!