Il 2014 potrebbe essere l’anno delle opportunità per il nostro Paese grazie alla green economy. Si è infatti aperto l’anno europeo dell’economia verde, annualità voluta dall’Ue e inaugurata proprio in occasione del semestre della presidenza del consiglio dell’Unione affidata all’Italia. Il rapporto GreenItaly 2013 esalta le qualità dell’impresa verde italiana, svelandone le sue grandi potenzialità.
Uno dei responsabili del gruppo di lavoro che ha prodotto il rapporto GreenItaly è Ermete Realacci, che ricopre anche il ruolo di presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera; proprio lui si è mostrato oltremodo ottimista per il futuro: “L’anno europeo dell’economia verde non è solo uno stimolo per contrastare i mutamenti climatici, che abbiamo visto drammaticamente in azione in Sardegna, ma è una straordinaria occasione per rilanciare la competitività delle nostre imprese e l’economia a partire dalla green economy, e per offrire una prospettiva anche ai nostri giovani.” Realacci è convinto che l’impresa amica dell’ambiente rappresenta la chiave per la ripresa economica dell’Italia, ovvero la mossa giusta per rilanciare l’occupazione.
E i dati pubblicati da GreenItaly 2013 offrono davvero l’opportunità di essere ottimisti. Realacci ha sottolineato i passaggi più importanti del rapporto, nel quale si legge come “già esiste un’Italia green che è fatta dal 22% delle imprese, che crea occupazione e ricchezza, tanto che il 38% delle assunzioni complessive programmate nel 2013 si deve a questa realtà. Grazie a questa Italia verde sono stati prodotti nel 2012 oltre cento miliardi di valore aggiuntivo e vengono impiegati 2 milioni di green jobs: vero motore dell’innovazione.” Nonostante la relativa giovinezza delle imprese verdi, attualmente sono quelle più competitive, che riescono a esportare di più senza mai smettere di rinnovarsi. Questi sono propositi più che buoni per iniziare il nuovo anno all’insegna della ripresa economica.