I mutui immobiliari nonché le compravendite immobiliari, di case o altri edifici al di là della loro destinazione d’uso, continuano a scendere, e difatti gli studi e le statistiche lo documentano ampiamente. Eppure, cominciano ad intravedersi segnali di ripresa, supportati da specifici piani di incentivazione economica, diretta ed indiretta.
Ma procediamo con ordine, e vediamo lo stato attuale delle cose rispetto al mercato delle transazioni immobiliari e dei mutui ad essi connesse. Secondo il centro studi Toscano, infatti, i primi tre mesi del 2009 si sono segnalati come non propriamente positivi rispetto al mercato immobiliare.
Le compravendite sono infatti diminuite. Ma lo studio evidenzia anche aspetti positivi, come il calo dei prezzi degli immobili, con cifre che, a seconda della tipologia e delle zone arrivano al 7 o addirittura 8%. E a diminuire, inoltre, sono anche i tempi medi che riguardano l’intero processo di vendita: se nel trimestre precedente , e cioè quello finale dell’anno precedente 2008 essi si attestavano ad oltre sei mesi, nell’ultimo trimestre di studio, i tempi di vendita sono invece diminuiti, come si diceva, e si sono segnalati come invece inferiori rispetto ai 6 mesi del trimestre precedentemente segnalato.
Eppure gli studi intravedono tendenze di ripresa in varie città italiane, sopratutto a Roma, dove i prezzi continuano a scendere (arrivando a cifre addirittura del 6%) e la domanda aumenta, nonostante un tentennare dei venditori, che si trova in una situazione di mercato per così dire sfavorevole. L’offerta è infatti maggiore, con oltre 3 mila immobili in meno venduti nel 2008 rispetto al 2007, e quindi la domanda degli acquirenti trova maggiore risposta concorrenziale, come giustamente dovrebbe sempre essere. Se a questo si aggiunge il calo pressoché perenne degli ultimi mesi dei tassi di interesse legati all’Euribor (il tasso interbancario a tre mesi a cui sono legati i tassi di interesse dei vari mutui e finanziamento immobiliari), allora il cerchio quadra e si capisce perché ci si aspetta una fisiologia ripresa del mercato globalmente inteso (sopratutto nelle compravendite di case e immobili vari e nella vendita di prodotti e soluzioni creditizie e finanziarie, ovviamente).
Ma al di là dei movimenti positivi fisiologici del mercato, sono molte le iniziative bancarie ed istituzionali che cercano di venire incontro agli utenti che intendono acquistare casa e quindi accendere un mutuo. Anche alla luce della possibilità di far ricorso alla surroga degli stessi, come previsto dalla legge Bersani in materia.
Così ad esempio la comunità montana faentina ha deciso di convenzionarsi con i principali istituti di credito che operano sul territorio, per concedere mutui a tasso agevolato a chi, sullo stesso territorio, vuole costruire, ristrutturare o acquistare un immobile per la propria abitazione: con agevolazioni che dipendono dal tipo di intervento, e che annullano spese di istruttoria o di altro tipo a livello accessorio.
La banca Cassa di Risparmio di Ravenna, invece, ha lanciato il Mutuo Sereno, che dà la possibilità di aderire al tasso variabile, pur facendo rimanere la rata costante nel tempo. Questo perché è il piano di ammortamento che viene reso flessibile nel tempo, mentre la quota capitale viene proporzionalmente distribuita a seconda dell’avanzamento o della flessione della quota interessi.
Fonte: Prestitoblog.it