Nella serata di ieri il premier Matteo Renzi è stato ospite da Fazio, a Che tempo che fa. È stata l’occasione per parlare degli imminenti progetti del Governo, che vanno dall’attuazione di una riforma al mese all’annuncio: “Mercoledì diamo ufficialmente inizio al percorso di riforme con l’impegno ad abbassare le tasse di 10miliardi.” Che siano vane promesse o dati di fatto solo il tempo ce lo dirà, ma una cosa per Renzi è certa: il fallimento equivale alla sua caduta.
Per questo motivo è bene non sottovalutare le parole del nuovo premier, che intervistato da Fazio ha avuto occasione di mostrare i suoi piani per il futuro, esplicitando dove andrà a trovare i fondi per le riforme. A questo fine, la strategia prevede anche l’attuazione della riforma elettorale, che nella sua completezza dovrebbe abolire il senato così come oggi lo conosciamo. Ne deriverebbe un netto taglio ai costi della politica, un tema caro agli stessi elettori grillini. Renzi lo sa e rivolto ai Cinque stelle dichiara: “Perché non ci danno una mano ad abolire il Senato?” Ma l’iter della riforma elettorale appare ancora una volta quanto mai travagliato, l’ultimo cavillo riguarda le preferenze di genere: “Se troviamo una soluzione che vada bene a tutti, sono felice. Ma la parità di genere il partito democratico già la fa. L’ho dimostrato concretamente, ma il tema dell’uguaglianza tra uomo e donna si combatte con altro e non solo con una discussione sulle poltrone in Parlamento.”
Ritornando sul taglio delle tasse e sulle politiche di sostegno alla popolazione e di rilancio all’economia, il Governo Renzi ha in serbo un agenda tanto ricca quanto delicata: “Stiamo mettendo delle date, è un rischio pazzesco ma è fondamentale.” Stando alle dichiarazioni, se le varie riforme non dovessero andare in porto, Renzi riterrebbe la sua avventura un fallimento e probabilmente andrebbe a dimettersi. La durata del Governo è intrinsecamente legata alle sue azioni, alle promesse che riuscirà a trasformare in realtà: compreso l’ormai prossimo taglio delle tasse.
