La rivoluzione del catasto ha portato soprattutto a riconsiderare il valore patrimoniale degli immobili che d’ora in poi sarà determinato a partire dal valore di mercato al metro quadro rilevato dall’Osservatorio del mercato immobiliare per la tipologia di appartenenza del bene, anche se si dovrà applicare un valore correttivo in funzione della localizzazione e di alcune caratteristiche edilizie.
Dall’Agenzia delle Entrate sono state anche diffusi i criteri per le tasse sul trasferimento degli immobili. Per le compravendite e le altre operazioni fuori campo Iva, sono previste tre aliquote dell’imposta di registro: 2% sulla prima casa, 9% su tutti gli altri immobili, 12% per i terreni agricoli e relative pertinenze non destinati a chi lavora nel settore primario. In ogni caso l’importo dovuto non può essere inferiore a 1.000 euro. Invece sale da 168 a 200 euro l’importo delle imposte di registro, ipotecarie e catastali previste in misura fissa per gli atti soggetti a Iva.
L’imposta di registro risulta più leggera per i trasferimenti di case se a cederle è un privato, ma non quando si tratta di abitazioni di tipo signorile (categoria catastale A/1), abitazioni in ville (categoria A/8), castelli e palazzi di eminente pregio artistico e storico (A/9). Per ottenere il beneficio fiscale all’acquirente sarà sufficiente indicare la classificazione dell’immobile nelle categorie catastali da A/2 a A/7 al momento della stipula. Il bonus fiscale scatta nel caso di trasferimento di un fabbricato in costruzione sia per l’acquisto contemporaneo di due immobili vicini, destinati a costituire un’unica abitazione, o di un immobile contiguo ad un’altra abitazione acquistata con i benefici prima casa.
Ogni trasferimento di immobile, al di là dell’ammontare dell’imposta di registro, è soggetto alle imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 50 euro. Lo stesso dicasi per tutti gli atti e le formalità direttamente conseguenti necessari per effettuare gli adempimenti al catasto e presso i registri immobiliari. Infine in caso di trasferimenti e atti di costituzione di diritti immobiliari su prime case derivanti da successione oppure donazione l’agevolazione prevista ai fini delle imposte ipotecaria e catastale, per una cifra di 200 euro a testa.