Nel corso del Forum organizzato dalla Confcommercio a Cernobbio, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha avuto modo di tracciare il quadro della situazione italiana. Il Paese giace in una situazione emergenziale tra le più gravi d’Europa, mentre la ripresa economica è ancora lontana. Padoan ha avuto modo di spiegare il perché della strategia di riforme del Governo Renzi, andando poi a rivelare il prossimo ruolino di marcia.
Il primo problema italiano da risolvere riguarda il tema del lavoro. Nel Paese sono state registrate percentuali di disoccupazione, sopratutto giovanile, ai massimi storici. Di conseguenza le famiglie sono andate a impoverirsi tanto che la quota delle persone a rischio di povertà o di esclusione è drammaticamente aumenta dal 25,3% del 2008 al 30% del 2012. Se pensiamo che le cose non sono di certo migliorate negli ultimi due anni, possiamo pensare a un dato ancora peggiore per il 2014.
Padoan appoggia l’idea di riforme strutturali e immediate promossa dal premier Matteo Renzi, che evidenzia l’urgenza di intervenire immediatamente sui temi centrali della nostra economia. È lo stesso ministro dell’Economia poi a confermare che “non abbiamo alternative: dobbiamo guadagnare competitività, riprendere a crescere a un ritmo sostenuto e sostenibile. Creare buona occupazione, senza mettere a repentaglio la stabilità della finanza pubblica.” Storicamente nei governi italiani succedutesi nella storia, è stato sempre il ministro dell’Economia a mettere un freno a proposte di riforma da lui considerate insostenibili. Padoan invece promette: “Non sarò il signor no.” Questo è cruciale se il Paese ha la vera intenzione di avviare la ripresa economica.
