Ogni volta che escono questi dati c’è sempre di che stupirsi, ma le tasse in Italia evidentemente non sono uguali per tutti. Così scopriamo che nelle dichiarazioni dei redditi del 2013, quindi relative al 2012, la metà dei 41,4 milioni di contribuenti italiani ha dichiarato un reddito complessivo inferiore a 15.654 euro, mentre il reddito medio è pari a19.750 euro.
La regione con il reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia con 23.320 euro, seguita dal Lazio (22.100 euro), mentre la Calabria ha il reddito medio più basso con 14.170 euro. Ancora una volta in testa ai redditi troviamo i lavoratori autonomi che dichiarano di guadagnare in media 36.070 euro, mentre gli imprenditori in media si fermano a 17.470 euro, molto meno dei lavoratori dipendenti che arrivano 20.280 euro. c
E ancora, analizzando i dati diffusi dal Ministero delle Finanze, scopriamo che l’imposta ha un valore medio di 4.880 euro ed è dichiarata da circa 31,2 milioni di soggetti (ossia il 75% del totale dei contribuenti) ma esistono anche più di 10 milioni di soggetti che hanno un’imposta netta pari a zero perché sono all’interno della cosiddetta ‘No tax area’, ossia con livelli reddituali compresi nelle soglie di esenzione e la cui imposta lorda si azzera con le numerose detrazioni riconosciute.
Inoltre i contribuenti con redditi fino a 35.000 euro (l’86% del totale contribuenti con imposta netta) dichiarano il 48% dell’imposta netta totale, mentre il rimanente 52% dell’imposta netta totale è dichiarata dai contribuenti con redditi superiori a 35.000 euro. I soggetti con un reddito complessivo maggiore di 300.000 euro dichiarano il 4,5% dell’imposta totale e a loro tocca il pagamento del contributo di solidarietà del 3% sulla parte di reddito eccedente i 300 mila euro: sono 29.000 soggetti per un ammontare complessivo di 247 milioni di euro.