In Italia il pane o si ricicla o si spreca

Pane, tra sprechi e ricicloCome vuole la tradizione nostrana dello stare a tavola, il pane deve essere una costante di tutti i pasti della giornata. Ogni giorno si compra del pane fresco, fin troppo, tanto è vero che la maggior parte delle famiglie italiane ne compra in eccesso e più del 50% finisce per buttarlo alla spazzatura. Uno spreco alimentare importante è sottovalutato, che la Coldiretti ha recentemente evidenziato, plaudendo invece a quanti si ingegnano, più per necessità che virtù, a riciclarlo traendo ispirazione dai tempi antichi.

Non è un mistero che la crisi economica ha portato gli italiani a prestare più attenzione ai metodi di risparmio, rendendoli così anche più attenti contro gli sprechi. Oggi possiamo dire che ben il 44% degli italiani surgela il pane avanzato, il 43% lo grattugia, il 24% trasforma il pane raffermo in ingrediente principale di antiche ricette, il 22% lo trasforma in cibo per gli animali domestici, mentre solo al 5% degli italiani non avanza mai pane. La Coldiretti ha evidenziato poi come il virtuosismo dei privati non sia preso a esempio dai negozi e dai supermercati, nella stragrande maggioranza dei quali viene gettato e sprecato senza ritegno.

Riciclo o spreco del pane a parte, la Coldiretti ha anche sottolineato come “resta il fatto che i consumi di pane sono crollati, tanto che nel 2013 è stata servita in tavola per la prima volta nella storia degli italiani meno di una fetta di pane a pasto (o una rosetta piccola) per persona, con il consumo del bene alimentare più prezioso che è sceso al minimo storico dall’Unità d’Italia.

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