“Se ce ne fosse bisogno, ecco la dimostrazione della doppia velocità del prezzo della benzina.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori ed Adusbef.
Quando, infatti, il prezzo del petrolio si attestava a 50 Dollari al barile, il prezzo della benzina ci mise secoli per arrivare a valori attorno a 1,20 – 1,22 Euro al litro, anche se, per fare giusta polemica, avrebbe dovuto peraltro scendere ben al di sotto di tale prezzo, attestandosi a 1,07 – 1,08 Euro al litro.
Abbiamo assistito, quindi, ad un lento adeguamento, seguito poi da un blocco speculativo. Oggi siamo in presenza di incrementi del prezzo del petrolio a 57-58 Dollari al barile ed immediatamente, con la velocità della luce, vi è stato un adeguamento, che noi giudichiamo speculativo, a 1,26 Euro al litro. Dai nostri calcoli, invece, il prezzo si dovrebbe attestare a 1,11- 1,12 Euro al litro e comunque, dovrebbe seguire una diversa velocità, pari a quella a cui abbiamo assistito nella discesa del prezzo.
Alla solita richiesta di intervento da parte delle istituzione e del Ministero preposto alla sorveglianza del settore, chiediamo con grande determinazione che si avvii celermente il processo di liberalizzazione della vendita dei prodotti petroliferi, anche utilizzando i grandi centri commerciali, così come avviene in tutta Europa.
Se si raggiungesse l’obiettivo, da un lato, di evitare speculazioni attraverso la doppia velocità e, dall’altro, l’aumento delle pompe bianche attraverso la liberalizzazione, si potrebbero risparmiare 15 centesimi al litro sulla benzina, pari ad un risparmio annuo di 180 Euro per ciascun automobilista.
Fonte: Federconsumatori.it