Novità da CheBanca: nasce il Mutuo Risparmio

Il mutuo  risparmio  di CheBanca non è certo il primo che prevede l’aggancio diretto ad un conto corrente o ad un conto di deposito ordinario. Ma la novità sta in alcune particolarità introdotte dalla banca online che fa capo al grande gruppo Mediobanca e Compass, che si rifanno alla logica dell’Offset.

In pratica, con questa tipologia di finanziamento di mutuo , si ha una partenza molto vantaggiosa nel primo periodo di ammortamento, ovvero nella prima parte di rimborso prevista dallo stesso contratto di mutuo, precedentemente stipulato e determinante il periodo entro quale deve essere effettuato il pagamento parziale della somma erogata, le condizioni di tale processo nonché le scadenze da rispettare.

Il tasso è, in questo caso, variabile , ovvero determinato dalle fluttuazioni temporali dell’indice Euribor ad un mese (nella sua formulazione pura): la sua durata massima può essere di trenta anni, l’ISC è fissato al 2,64% mentre il costo netto del denaro, ovvero lo spread è pari all’1,6%. Precisando che l’ISC, ovvero l’indicatore sintetico di costo, equivale al Taeg, ovvero al tasso annuo effettivo globale.

Il fatto che il mutuo è legato ad una somma di credito già esistente, allo stesso modo di come funziona il mutuo lanciato da IW Bank, vuol dire i risparmi fanno abbassare la rata, e che a tale azione può partecipare il complessivo di una somma risparmiata che non fa capo ad una sola persona , ma a più soggetti: come ad esempio tutta la famiglia , come verosimilmente accadrà tra i vari mutuatari.

Gli analisti dell’Osservatorio Finanziario Mutui a Confronto, ha calcolato una situazione reale di quello che potrebbe essere il reale andamento di questa tipologia di mutuo . La simulazione precede i seguenti parametri di stato: mutuo sottoscritto pari a cento mila euro, piano di ammortamento previsto in 15 anni, media di 10 mila euro disponibili sul conto corrente. La simulazione ha calcolato in 449 euro la rata mensile (rispetto a un normale 474 calcolato in condizioni per così dire standard). Ma se il conto corrente dispone di più fondi, perché magari agganciato ad altri capitali, ad esempio per un totale di 24 mila euro costanti, allora la rata scenderebbe a 389 euro.

Di positivo, poi, c’è il fatto che per questa tipologia di finanziamento, il cliente non deve pagare spese di gestione o anche di perizia, molto in voga in questi tempi, per valutare l’affidabilità di una ipoteca o di un prestito fiduciario: affidabilità sempre più richiesta dagli stessi istituti assicurativi quando non di meno proprio dalle banche.

Fonte: Prestitoblog.it

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