In tempi di crisi le vacanze si fanno difficili ma per gli italiani restano irrinunciabili, così vanno a caccia di rimedi, all’insegna del ‘no frills’, niente fronzoli: è l’anno delle vacanze minimaliste, si sceglie giugno o settembre al posto del più caro agosto, si accettano inviti da parenti o amici, si prenota online molto prima e rigorosamente low cost.
Cresce la voglia di montagna, si afferma la bella ed economica Puglia, l’Italia guadagna punti sulle destinazioni estere mentre sempre più italiani sceglieranno un’auto a noleggio. E’ lo stile delle nuove vacanze 2009, che rispolverano anche vecchie abitudini, raccontato da una ricerca dell’Osservatorio Europcar-Doxa sugli “Stili di vacanza degli italiani” – giunto alla sua quarta ricerca. Ovvero ‘Toglietemi tutto… ma non le mie vacanze’: il contraccolpo della situazione economica si sente, 6 italiani su 10 dichiarano che la crisi avrà effetto sulle loro vacanze e 4 su 10 che ci saranno meno soldi da spendere, ma non sembrano rinunciare al piacere della meritata vacanza estiva. Nella top ten degli escamotage adottati per risparmiare figurano – tutti indicati da più di 7 italiani su dieci – sei o sette “trucchetti” che sembrano riportarci indietro nel tempo. Le vacanze no frills 2009 mettono al bando i ristoranti di lusso (89,8%) e le località alla moda, preferendo le destinazioni meno turistiche (85%). Si scelgono partenze a giugno o settembre (84,5%), un Paese straniero con il cambio favorevole (76,8%), si approfitta dell’ospitalità di un amico o della casa di famiglia (71,8%), si usano voli low cost (74,1%) o si prenota su internet con molto anticipo (71,7%). Ma ci sono alcune cose alle quali gli italiani in vacanza non rinunciano: al primo posto figura il piacere di andare a cena fuori (44,4%) – scegliendo locali semplici, osterie o trattorie – segue il piccolo lusso di un bell’albergo (28,5%), il piacere di una puntata in discoteca la sera (21,3%) e la comodità di un’auto a noleggio (21,2%). L’anno scorso il 46% degli italiani annunciava che non sarebbe partito, nel 2009 della crisi chi resta a casa cresce “solo” del 5%, arrivando al 51%, mentre l’altra metà del Belpaese sta già cercando di far tornare i conti, per non rinunciare alla vacanza. Le principali strategie sono 4: accorciare la durata delle vacanze (41%), cambiare tipologia di sistemazione (32%) o di destinazione (30,2%), ma anche rivedere la propria filosofia di vacanza (25,6%). Ovvero bando ai lussi e all’ostentazione, si assiste al trionfo delle vacanze all’insegna delle “cose semplici a contatto con la natura” (72%) o dedicate a “leggere, riposarsi o pensare (56,4%), al fai da te per le escursioni (48,3%) alle cene a casa (44%) e alla spiaggia libera invece dello stabilimento (39,2%). Vacanze all’insegna dell’ozio e del relax, quindi più “slow” (43%, contro il 31,9% dello scorso anno) e meno “activity” (14,7% rispetto al 28,9% del 2008). Tradotto in termini di destinazione, questo significa più montagna o collina (16% rispetto all’11,3% del 2008) e meno mare (che rimane comunque la prima destinazione per il 69% degli italiani) o città d’arte (5,5%, rispetto al 8,2% del 2008). Ma anche un po’ più Italia (scelta dal 71% dei vacanzieri contro il 68% dello scorso anno) e meno estero (24,8% invece di 27,5%). Con la sorpresa della Puglia – bella ed economica – che con il 13,5% delle scelte (lo scorso anno era al sesto posto con il 7%) sale al primo posto fra le destinazioni programmate, battendo la Sardegna 11,6%, il Trentino alto Adige (8,6%), la Toscana (8,3%) e l’Emilia Romagna (8%). Scivola invece al sesto posto la Sicilia (6,4%), che lo scorso anno si era dimostrata la vera rivelazione figurando al primo posto insieme con la Sardegna e dal terzo al settimo la Calabria (6%). L’indagine Europcar-Doxa ha infine individuato quattro nuove categorie di vacanzieri italiani, a seconda del loro budget e della loro reazione di fronte alla mutata situazione economica. La fetta più importante è occupata dagli ‘irriducibili’ (36,1%), quelli che la vacanza la fanno a ogni costo. Sono soprattutto i giovani tra i 15 e i 34 anni, impiegati o studenti e che abitano nei grandi centri. La crisi ha inciso sul loro budget, ma sono i più motivati nel cercare escamotage per non rinunciare alle vacanze: dal prenotare via internet allo scegliere solo voli low cost, dal partire fuori stagione al preferire destinazioni straniere in cui il cambio è vantaggioso, dall’approfittare dell’ospitalità di parenti e amici al rinunciare alle località più di moda. Con il 31,4% segue la categoria degli ‘ottimizzatori’: quelli delle vacanze last minute. Sono soprattutto giovani studenti, che non hanno particolari vincoli e che quindi scelgono la destinazione all’ultimo minuto, possibilmente appoggiandosi da amici e viaggiando con il treno. Al terzo posto si piazzano i ‘tradizionalisti’, quelli che, risparmiando, vanno alla scoperta delle cose semplici. Il 22,8% dei nostri connazionali vacanzieri si riconoscono in questa categoria, sono soprattutto adulti tra i 35 e i 54 anni che fanno vacanze formato famiglia, ovvero con figli al seguito. Nel rimanente 9,7% ci sono gli ‘edonisti’, quelli che non si fanno mancare nulla, i non toccati dalla crisi: hanno un buon lavoro e un buon stipendio, 8 su 10 non hanno figli, un’età fra i 35 e i 54 anni e abitano prevalentemente al Nord-Ovest e al Centro.
Fonte: Apcom.net