2010 Grid Parity per i costi del fotovoltaico Italiano

L′anno prossimo in Italia meridionale il prezzo dell′elettricità fotovoltaica sarà in linea con quello dell′elettricità “classica”, per poi diventare sempre più economico. E′ quanto afferma la lobby europea del fotovoltaico, (Epia – European Photovoltaic Industry Association) dopo aver effettuato uno studio su dieci paesi dell′Unione europea.

Il fatto che il prezzo del fotovoltaico raggiungerà la ′grid parity′ non significa che il mercato si metterà automaticamente in movimento, anche se la situazione nel nostro paese sta decollando, ha sostenuto presentando lo studio, Winfried Hoffman, presidente dell′Epia.

A schizzare un quadro della realtà e delle difficoltà che si incontrano nel nostro paese è Angela Ariati, responsabile dello studio. Uno dei problemi che si incontrano è dovuto al fatto che la domanda è forte soprattutto al nord altamente industrializzato, mentre economicamente la produzione massiccia andrebbe fatta in Italia meridionale. Per trasferire l′elettricità fotovoltaica al nord bisogna passare per un collo di bottiglia che potrebbe essere evitato con la costruzione di una dorsale di collegamento, per un costo di quattro miliardi di euro.

Spesa, che a detta di Angela Ariati, verrebbe ammortizzata dai guadagni. Ma le condizioni per lo sviluppo del fotovoltaico sono molteplici ed i vari fattori devono interagire tra di loro. L′Italia, nonostante abbia un buon premio incentivante per l′elettricità fotovoltaica, che aumenta con il rincaro dell′elettricità convenzionale, paga lo scotto di procedure amministrative lunghe e complesse, ma anche di una carenza di un piano energetico ah hoc per le fonti rinnovabili, di una precisa attribuzione dei compiti tra potere centrale e le varie regioni.

C′è poi l′incertezza legata a ciò che siuccederà dopo il 2011, quando verrà a scadenza l′attuale conto energia. Bisogna lavorare inoltre per creare una presa di coscienza degli utilizzatori finali, dei consumatori, partendo dall′idea che l’80% del fotovoltaico debba essere integrato nei singoli edifici. Infine, elemento da non trascurare, in Italia manca la figura dei ′cercatori di tetti′, di chi cioè è in grado di identificare possibili spazi per il fotovoltaico e di proporne la realizzazione.

Compito quest′ultimo che viene normalmente assunto dalle utilities. Guardando al futuro Angela Ariati pensa che il nostro paese potrebbe sfruttare il proprio patrimonio storico per sviluppare il fotovoltaico, grazie a soluzioni innovative nel campo del design, superando e trasformando in elemento positivo un fattore spesso penalizzante per la diffusione di questa fonte energetica.

Fonte: Ansa.it

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *