L’intento è quello d’inquinare il meno possibile: quando proprio non possiamo fare a meno dell’automobile per gli spostamenti, quale comportamento permette di consumare meno carburante in estate? Oltre al controllo sullo stile di guida e sulla vettura, la scelta è tra due alternative: viaggiare con i finestrini chiusi e l’aria condizionata oppure finestrini spalancati?
Sembra passata un’epoca da quando le automobili non avevano di serie l’aria condizionata. Dieci anni fa i modelli dotati di questo comfort imperdibile erano delle auto di lusso (o comunque parecchio costose). Oggi invece la diffusione dei condizionatori è totale ed appena la temperatura esterna sale, si preme il tasto e via con i 16 gradi.
Eppure qualche tempo fa ci pensava Madre Natura a dare sollievo agli automobilisti. Chi rimaneva imbottigliato nel traffico aveva la ventola, sistema molto meno energivoro dei condizionatori attuali. In media il sistema di climatizzazione riduce l’efficienza della benzina del 10% aumentando quindi i consumi a parità di spostamento. Aprire i finestrini, invece, riduce l’efficienza aereodinamica dell’automobile peggiorandone le performances. Come scegliere?
Tutto dipende dalla velocità.
Superare i 55km/h col finestrino aperto significa consumare molto più di quanto si potrebbe fare accendendo l’aria condizionata. L’ideale, in città, sarebbe mantenere velocità costanti inferiori e spalancare i finestrini. Guidare un’auto con i finestrini abbassati a velocità sostenute costa il 20% di carburante in più.
Questa è la linea guida teorica generale. Bisogna considerare moltissime altre variabili per i consumi prima di dare una risposta unica. Ecco qualche esempio
- Modello dell’auto, prestazioni, motore, pressioni gomme, manutenzione…
- Quanto abbasso i finestrini?
- Quanto è carica l’auto?
- Quanto dura il viaggio?
- Tipo di percorso?
Fonte: Ecowiki.it