Ritorniamo a parlare di salute e di iniziative volte a sostenere la prevenzione e la cura di peculiari malattie capaci di compromettere il funzionamento dell’ organismo.
Oggi parliamo della corretta funzione dei reni, e di come questi siano fondamentali nel regolare il giusto andamento del ciclo depurativo.
Il rene, si sa, depura il sangue attraverso l’espulsione delle scorie metaboliche, regola la presenza dell’acqua e dei sali contenuti nell’organismo, e infine è capace di agire sulla pressione sanguigna ,determinando la produzione da parte del midollo osseo, di globuli rossi.
Proprio per salvaguardare la salute dei reni, la Regione Lazio ha reintrodotto la possibilità di ottenere gratuitamente i prodotti aproteici, indispensabili per coloro che soffrono di disfunzioni croniche renali.
Il primo dicembre dell‘anno appena trascorso, il commissario Elio Guzzanti, attraverso un l’emanazione di un decreto, aveva reso tali prodotti nuovamente a pagamento, nonostante la funzione vitale detenuta da quest’ ultimi.
Sospendere l’erogazione gratuita di questi alimenti, voleva dire compromettere fortemente l’economia di parecchie famiglie coinvolte, che hanno accolto con enorome sgomento l’eliminazione del benefico.
Generi alimentari di questo tipo hanno dei costi esorbitanti che spesso risultano inaccessibili per alcuni nuclei familiari, basti pensare che un chilo di pasta senza proteine può costare fino a 13 €, mentre un litro di latte può raggiungere addirittura i 23 €.
Come hanno affermato più volte le associazioni per la protezione dei malati e gli esponenti del Tribunale per il diritto del malato, il diritto alla salute è un diritto inviolabile che lo stato deve garantire equamente a tutti i cittadini.
Ricordiamo allora a tutti i Laziali affetti da patologie legate al funzionamento renale, che finalmente possono nuovamente usufruire di alimenti aproteici, in maniera del tutto gratuita.